Tre vittorie in un giorno ad Assen: pausa meritata

Il leggendario telecronista Nick Harris parla di com'è cambiata negli anni la pausa estiva e ripercorre alcune mitiche gare del passato

La pausa estiva è arrivata: i piloti e i team se la meritano ma in passato non sempre le cose sono andate così quando si lottava per la propria sopravvivenza.

La maggior parte dei piloti ha corso in più di una categoria. I piloti ufficiali lo facevano in quanto gli veniva detto loro dai datori di lavoro mentre i piloti privati lo facevano per guadagnare più soldi per avere sufficiente carburante e cibo per affrontare l’evento successivo. Ovviamente il Campionato del Mondo era molto più breve rispetto ai 20 Gran Premi oggi presenti in calendario e sparsi in tutto il globo. I piloti integravano i loro miseri guadagni correndo in alcune competizioni non riconosciute come Campionati e spesso in eventi estremamente pericolosi che si tenevano tra i vari Gran Premi e spesso nel corso della pausa estiva.

Era un mondo totalmente diverso e non c’è posto migliore di Assen per dimostrarlo. Paragoniamo le vite così diverse e i tempi così diversi nel caso di un pilota del mondiale. La Cattedrale olandese è l’unica pista a far parte del calendario 2022 e che era già presente nel calendario del 1949 quando nacque il Campionato del Mondo. Mentre i piloti domenica affrontavano la nota e davvero cambiata curva Strubben mi chiedevo semplicemente cosa avrebbero pensato quegli eroi dei tempi andati in merito ai loro colleghi di oggi e su ciò a cui danno vita settimana dopo settimana. Una cosa per la quale senza dubbio avrebbero mostrato sorpresa e in alcuni casi gioia è il numero di chilometri che un pilota dei nostri tempi percorre nell’arco di un weekend e specialmente in una giornata di gara.

Domenica il vincitore della gara in MotoGP™ Pecco Bagnaia, pilota del Ducati Lenovo Team, ha completato 26 giri di 4 chilometri e 542 metri ciascuno sullo storico circuito di Assen per una distanza di gara pari a 118 chilometri e 92 metri. Il piemontese domenica ha disputato una sola gara mentre le cose erano molto diverse tempo fa e due campioni del mondo ce lo hanno spiegato.

Nel 1964 Jim Redman sabato 27 giugno ad Assen vinse le gare della 125, 250 cc e 350 cc insieme a Honda. Tre vittorie in un giorno era qualcosa di inedito perfino a quei tempi. Mike Hailwood in una settimana aveva vinto tre gare del TT sull’Isola di Man ma tre in un giorno era davvero un record. Due anni dopo, nel 1966, Hailwood vinse tre Gran Premi sul vecchio circuito di Brno in Cecoslovacchia per poi ripetersi un anno dopo ad Assen.

Come nel caso di Redman anche lui vinse tutte e tre le gare in sella a una Honda. In 250cc ebbe la meglio della Yamaha due tempi di Bill Ivy. In 350cc e al termine dei 20 giri della gara della classe 500cc si mise dietro la MV Agusta di Giacomo Agostini. In totale in quella giornata Hailwood aveva vinto tre gare e percorso oltre 57 giri di sette chilometri e 700 metri ciascuno. In totale una distanza pari a 439 km che coprì in tre ore, tre minuti e sette centesimi di secondo. Penso, anzi, ne sono sicuro, che quella sera si sia goduto una o due birre.

All’inizio del Campionato del Mondo le gare erano più lunghe di oggi, molto più lunghe. Ancora una volta Assen rappresenta l’esempio perfetto. Nel 1950 Umberto Masetti vinse la gara più lunga di sempre sullo storico circuito. In sella alla Gilera tagliò per primo il traguardo alla fine dei 18 giri previsti per la gara della 500cc sul circuito lungo 16 chilometri e 536 metri in due ore, 43 secondi e due decimi andando a coprire la distanza totale di 297 chilometri e 600 metri. Masetti a fine stagione avrebbe vinto il titolo.

Marc Marquez ha contemplato l’idea di correre sia nel Campionato del Mondo Moto2™ che in MotoGP™. Il lungo programma di prove e qualifiche ha reso questo sogno impossibile. L’ultimo pilota a vincere due Gran Premi in un giorno nel 1988 fu Jorge Martinez. Il campione del mondo spagnolo a Brno festeggiò nella gara della 80cc e in quella della 125cc. Tre anni prima Freddie Spencer aveva vinto il titolo nella 250cc e in 500cc. Nel 1985 al Mugello Freddie salì sul gradino più alto del podio dopo aver vinto la gara della 500cc mentre le moto della classe 250cc stavano prendendo posto sulla griglia di partenza. Il secondo classificato Eddie Lawson si voltò verso di lui dopo l’inno statunitense e gli disse “prima tu di me”. Freddie sorrise, vinse la gara della 250cc succedendo così a Jarno Saarinen che 12 anni prima era stato l’ultimo fino a quel momento a vincere nella stessa giornata in due categorie diverse.

La cosa eccezionale della MotoGP™ oggi è che è stata preparata per apportare dei cambiamenti e per abbracciare quei cambiamenti al fine di conservare questo sport con tutto il suo spettacolo e la sua popolarità.

Abbiamo il massimo rispetto e la massima ammirazione per quei piloti che hanno corso sul famoso asfalto di Assen negli ultimi 73 anni. Hanno costruito quelle fondamenta di ciò che oggi ci emoziona così tanto. Senza dubbio si sono meritati la pausa estiva ma raramente se la sono presa dato che per sopravvivere dovevano correre.