Il giorno in cui Roberts fu il precursore di una rivoluzione

L'ex telecronista della MotoGP™ Nick Harris ricorda il periodo che ha visto Kenny mettersi in testa a un cambiamento epocale

Le voci erano numerose ma esattamente 43 anni fa nel paddock di Silverstone la rivoluzione divenne realtà. Una rivoluzione mai realmente accaduta ma la cui grande minaccia ha portato il Campionato del Mondo fuori da un’epoca oscura e che ha gettato le basi per il suo futuro. Una rivoluzione guidata da un campione del mondo e da un giornalista di una testata nazionale che ha fatto sì che ai piloti venne riconosciuta la giusta ricompensa per il loro impegno e in termini di vite salvate.

Il campione del mondo nella 500cc Kenny Roberts e il giornalista e suo grande amico Barry Coleman hanno voluto attendere un altro anno prima dell’annuncio arrivato nel paddock di Silverstone due giorni prima del via del Gran Premio di Gran Bretagna del 1979. I piloti non erano disposti ad attendere e furono svelati i piani che avrebbero portato una World Series in diretta competizione con il Campionato del Mondo, un’idea incredibile per differenziarsi dal Campionato del Mondo nato nel 1949. Un nuovo Campionato dedicato alle moto delle classi 250 e 500cc. Alla presenza di tutti i piloti di vertice tra cui il campione del mondo Barry Sheene, Kork Ballington e ovviamente Roberts, tutto questo rappresentava una grossa minaccia per il futuro del Campionato del Mondo.

Roberts arrivò dall’America nel 1978 apportando un radicale cambiamento al mondo delle corse per come fino a quel momento erano conosciute dagli europei. Il suo stile di guida fatto di derapate, legato ai grandi ovali presenti negli Stati Uniti, impressionò le stelle della classe 500cc sui circuiti europei ma fuori dalla pista Kenny era inorridito. Non riusciva a credere a come i piloti venivano trattati dagli organizzatori. Kenny non aveva mai paura di esprimere i suoi sentimenti. Sicurezza, premi in denaro e semplice rispetto non esistevano agli occhi di Kenny e - proprio come lo era in pista - anche in questo senso aveva una grande determinazione nel voler fare qualcosa a riguardo.

Chi poteva biasimare i piloti per il fatto di essere così impazienti? Erano stanchi di andare a finire con la testa nei muretti o contro le barriere. Con Roberts e Coleman in testa, tutti i piloti di vertice furono d’accordo nel prendere parte a una competizione concorrente.

I libri di storia ci dimostrano che la World Series non prese mai il via ma letta tra le righe ci permette di capire il grande impatto che ha avuto sul futuro di questo sport. La reazione della FIM fu quella di un’immediata condanna nei confronti di questo Campionato che andava a contrapporsi al Campionato del Mondo ma la Federazione si rese conto che l’ordine delle cose doveva cambiare e che doveva anche farlo velocemente se voleva salvare il Campionato del Mondo. I premi in denaro vennero immediatamente aumentati di un eccezionale 500% e venne abolita la tassa per prendere il via in vigore fino a quel momento, oltre a pagare dei premi risibili. Alla fine dei Gran Premi in tanti facevano la fila, tra cui anche campioni del mondo, e fuori dagli uffici degli organizzatori presenti nel paddock attendevano di essere pagati. Immaginatevi una scena del genere nel paddock di Silverstone in questo weekend.

Alla fine probabilmente il progetto della World Series fallì per la mancanza di circuiti coraggiosi nel voler ospitare questa competizione. La FIM mise subito in chiaro le cose affermando che non avrebbe concesso alcun tipo di permesso a questi eventuali circuiti. Alla fine nel 1980 i piloti tornarono ai loro terreni di caccia ma l’atteggiamento nei confronti della sicurezza, del rispetto e dei meritati premi era cambiato in meglio. La rivoluzione era iniziata grazie a Coleman e Roberts ma c’era ancora tanta strada da fare, specialmente in tema di sicurezza.

I piloti che lasciano Silverstone per dirigersi in Austria dovrebbero dedicare un brindisi a Roberts e Coleman. I due non erano disposti a vedere un simile trattamento nei confronti dei piloti e iniziarono così una rivoluzione che i piloti di oggi non dovrebbero mai dimenticare. Senza di loro, chissà cosa sarebbe successo. Dopo quell’annuncio Kenny vinse una bellissima gara della classe 500cc con Sheene. Scommetto che i due non hanno fatto la fila per ricevere i loro premi.