Taveri nella MotoGP™ Hall of Fame: uno svizzero fra i grandi

Per lui tre iridi in sella alla Honda 125 e podi in quattro diverse classi

Da oggi c’è un nome in più nella MotoGP™ Legends Hall of Fame, ed è quello di Luigi Taveri: trenta le vittorie nel grande circus durante i rocamboleschi e romantici anni 60, passaporto svizzero e moto giapponese durante le cavalcate che l’hanno portato alla conquista di tre titoli iridati. 

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Il nome dell’ex pilota Honda è entrato a far parte dell’esclusivo club che raccoglie i piloti più rappresentativi del motorsport su due ruote durante una cerimonia andata in scena oggi pomeriggio nella cornice del Gran Premio CryptoDATA d’Austria, al Red Bull Ring. Presenti la famiglia e il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta.

Nato nel Cantone di Zurigo nel 1929, Taveri ha esordito nei Gran Prix nel 1954, correndo nelle classi 250 e 500. Nel 1955 il titolo di vice campione del mondo della 125 e la prima vittoria iridata. Sette anni più tardi, poi, il Mondiale numero uno nella ottavo di litro, bissato due anni dopo e conquistato per la terza volta nel 1966, al termine della stagione del suo ritiro.

Lo svizzero, scomparso nel 2018, ha corso in cinque classi, dalla 50 alla 500, vincendo con le ‘zanzare’, le ottavo di litro e le 250. È finito inoltre sul podio in 350: ciò lo indica come uno dei rari piloti ad aver finito almeno una gara in top 3 in tutte queste categorie. 

TC MGP Legend Taveri

“Ho avuto la possibilità di vedere Luigi a Barcellona, avevo 18 anni quando divenne campione del mondo per la seconda volta”, ha ricordato Ezpeleta durante la cerimonia.

“Ricordo molto bene il suo casco e tutto il resto. I tempi erano diversi, ma ora possiamo essere dove siamo grazie a persone come Luigi, che hanno contribuito agli inizi di questo campionato e reso questo sport incredibile agli occhi di tutti”.

“Luigi aveva un'enorme forza di volontà”, ha ricordato la figlia Blanca. “Il 1966 fu il suo ultimo anno e la Honda decise di non correre in Giappone perché non si gareggiava in un circuito Honda. Monza era la gara che precedeva il Giappone e lui sapeva che doveva vincere in Italia per laurearsi per la terza volta campione del mondo. La sera prima si sentì molto male e fu necessario portarlo in ospedale, aveva più di 40 di febbre. Il giorno dopo corse prima la 125, che vinse, e poi la 50, dove non andò molto bene e perse l'opportunità di essere due volte campione".

Lo svizzero era in lizza in entrambe le categorie e non si è tirato indietro, nonostante le condizioni di salute: "L’ha fatto perché aveva tanta forza di volontà”. 

Taveri va così a fare compagnia a una lunga lista di MotoGP™ Legends che include Valentino Rossi, Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Kenny Roberts Jr, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Carlo Ubbiali, Alex Crivillé, Franco Uncini, Marco Lucchinelli, Randy Mamola, Kork Ballington, Dani Pedrosa, Stefan Dörflinger, Jorge ‘Aspar’ Martinez, Jorge Lorenzo, Max Biaggi e Nicky Hayden.

 

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