Quattro diversi campioni in altrettanti anni: e adesso?

Il 2022 è stato all'insegna della Ducati, ma nelle stagioni precedenti hanno vinto piloti diversi con moto diverse: un riassunto

Borgo Panigale si è presa tutto: il titolo piloti con Francesco Bagnaia, quello costruttori e pure quello dedicato alle squadre, andato al Ducati Lenovo Team. La corona di rookie of the year è stata posata sulla testa del ducatista Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team), il premio per il miglior pilota indipendente è andato a un Enea Bastianini targato Gresini Racing MotoGP™.

Ma allargando lo sguardo, gli ultimi anni hanno visto invece una certa varietà, in quanto a piloti campioni del mondo e alle moto che hanno guidato. 

2019: Marc Marquez e Honda 

Per l’iberico l’ottavo iride, il sesto in MotoGP™. Un solo zero in classifica, 18 podi di cui 12 vittorie in 19 gare. Un dominio assoluto, insomma. Agli altri ha lasciato le briciole.

TC_MGP_Marc Marquez_Santi Hernandez_2022

2020: Joan Mir e Suzuki

Nell’anno della pandemia, Marc Marquez è finito presto fuori dai giochi a causa di un gran volo a Jerez, che l’ha messo di fronte a un infortunio che ha compromesso i suoi ultimi tre anni di corse. Fuori dai giochi l’ormai ex mattatore, la strada sembrava spianata per Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™). Ma l’incostanza lo ha visto scivolare indietro a tutto vantaggio di un regolarissimo Joan Mir, allora in blu per il Team Suzuki Ecstar e nel 2023 con il Repsol Honda Team. Il marchio di Hamamatsu era a digiuno dal 2000, quando aveva vinto il titolo con Kenny Roberts Junior. 

Joan Mir, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valencia MotoGP™ Official Test

2021: Fabio Quartararo e Yamaha

Cinque vittorie e altri cinque podi: con questo bottino, nel GP dell'Emilia Romagna, Quartararo si è portato a casa il titolo della classe regina. Con due gare d'anticipo.

Unseen, Fabio Quartararo, VAL

2022 : Francesco Bagnaia e Ducati 

Il francese in sella alla M1 sembrava destinato a ripetersi anche nella stagione successiva. Ma ci si è messo di mezzo un Bagnaia solido e tenace, che non si è mai arreso. Nonostante i 91 punti di svantaggio di metà stagione, l’italiano ha approfittato di una serie di prestazioni opache del campione del mondo in carica per erodere un vantaggio che sembrava incolmabile. Vincendo ha riportato il Mondiale piloti a Borgo Panigale, dove mancava dal 2007.

TC_Bagnaia_WC_VAL

Cosa riserverà il 2023? 

La prossima stagione sarà all’insegna delle novità o delle conferme? Di certo, da tenere d’occhio ci sono Aprilia e KTM. Il marchio di Noale ha dimostrato un notevole passo avanti nel 2022, giocandosi il titolo quasi fino alla fine. Il marchio austriaco deve invece riscattare una stagione in cui ha ottenuto due vittorie sul bagnato, finito in crescendo grazie a un Brad Binder decisamente in forma. 

Tutto può succedere.

 

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