Il 2022 della MotoGP™ in dieci momenti chiave

Le gare che hanno deciso la stagione conclusa, una dopo l'altra in carrellata

Alti e bassi, liti e duelli, carezze e coltelli. Infortuni e ritorni, cadute e trionfi. Nel 2022 della MotoGP™ si è visto di tutto e di più. Ecco i dieci momenti clou. 

Bastianini fa bingo, Bagnaia fa boom

In Qatar, il pronti via del 2022 è all’insegna delle sorprese: affonda uno dei favoriti nella corsa al titolo, Francese Bagnaia (Ducati Lenovo Team), ed emerge un pilota privato, Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™). Il primo cade coinvolgendo il compagno di marca Jorge Martin (Prima Pramac Racing), il secondo vince alla grande. 

Il miracolo di Noale

Dopo il successo sul bagnato di Miguel Oliveira sulla KTM a Mandalika, il circuito di Termas de Rio Hondo ha fatto da cornice al primo acuto di Aleix Espargaro (Aprilia Racing) in MotoGP™. Sarà in ballo per il titolo per gran parte del 2022. 

Per Marc Marquez una rimonta super

Dopo essersi lasciato alle spalle l’ennesimo episodio di diplopia causato da una gran botta nel warm up del GP dell’Indonesia, Marc Marquez (Repsol Honda Team) è tornato in pista negli States: scattato nono, è stato rallentato da un problema tecnico che l’ha relegato subito in fondo al gruppo. Ha poi rimontato fino al sesto posto, mentre Bastianini vinceva ancora. 

Catalogna: chi piange e chi ride

Prova di forza di Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) a Barcellona: ha vinto rifilando un massiccio distacco ai rivali, mentre Aleix Espargaro gettava alle ortiche il podio festeggiando con un giro di anticipo. Shock al via, con un incidente che ha messo KO Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu), Bagnaia e Alex Rins (Team Suzuki Ecstar).

Assen: la svolta

Con 91 punti di vantaggio su Bagnaia, Quartararo si è presentato in Olanda tonico e sicuro di sé. Ma la sua domenica è stata un pasticcio: nei primi giri è caduto spingendo fuori pista Aleix Espargaro, e più tardi è stato protagonista di una seconda botta. Nel frattempo, Bagnaia si lanciava verso la vittoria davanti al rookie Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) e Maverick Vinales (Aprilia Racing). 

Mega rimonta per Aleix Espargaro: rientrato dopo il contatto con Quartararo, è risalito fino alla quarta posizione. 

Un poker mai visto prima

Silverstone, Red Bull Ring e Misano: sommati ad Assen, fanno quattro vittorie di fila per Bagnaia. Mai nessuno era arrivato a tanto con i colori Ducati, nemmeno Casey Stoner. E il gap da Quartararo in classifica si riduce. 

Il ritorno del cannibale

Bastianini, che a Misano si era arreso a Bagnaia per una manciata di millesimi, ad Aragon si è riscattato vincendo con un sorpasso all’ultimo giro proprio sull’ufficiale Ducati. Il round spagnolo ha anche visto il ritorno di Marc Marquez, fuori dal Mugello per sistemare la spalla destra strapazzata a Jerez nel 2020. Non è andata granché: tamponato da Quartararo dopo pochi metri, il pilota HRC è stato poi costretto al ritiro. 

Alza la cresta anche Miller

L’Oriente ha fatto bene a Jack Miller (Ducati Lenovo Team): in Giappone e Thailandia ha raccolto un primo e secondo posto che l’hanno rilanciato matematicamente nella corsa al titolo, dandogli delle chance nell’ultima parte del campionato. Ai suoi exploit coincidono due gare difficile per Quartararo, sempre più in bilico. In agguato Bagnaia, Aleix Espargaro, Bastianini e Miller. 

Il centesimo podio di Marquez, nel giorno di Rins

Una GSX-RR destinata alla pensione forzata, visto l’annunciato ritiro della casa di Hamamatsu a fine 2022, ha stupito portando alla vittoria Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) a Phillip Island. Dietro allo spagnolo il connazionale Marc Marquez, al podio numero cento in top class. 

L’iride a Bagnaia

Il campionato si è deciso a Valencia: Bagnaia si è presentato con 23 punti di vantaggio su Quartararo, con il francese costretto a vincere e sperare in un 15° posto, o peggio, del rivale. Le chance per lui erano poche, e il verdetto finale ha premiato il numero 63, al primo titolo in top class. 

Non accadeva, a un italiano su moto italiana, da 50 anni. 

 

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