Nella mischia o in solitaria, impeccabilmente in posa o scomposti come non mai. Immortalati dai fotografi appostati a bordo pista e nei box, nel 2022 gli assi della top class hanno offerto momenti d’azione e adrenalina. Magici e unici, esaltanti e drammatici.
Ecco una selezione dei migliori.
Il rombo della GP22 si avvicina, Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) si volta e si ritrova Jorge Martin (Prima Pramac Racing) a un palmo dalla ruota posteriore, decisamente scomposto. È successo a Valencia nell’ultimo round del 2022.
Scende la bandiera a scacchi sul Red Bull Ring, teatro del Gran Premio Cryptodata d’Austria: su un tracciato tradizionalmente favorevole a Borgo Panigale, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) chiude in prima posizione su un Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) in recupero. A dividerli, mezzo secondo.
Entrambe le ruote staccate dal suolo, in uno dei tratti più suggestivi del saliscendi di Portimao: a volare è Jack Miller (Ducati Lenovo Team), uno che quando c’è da dare spettacolo non si tira mai indietro.
Largo? No, di più. Marc Marquez (Repsol Honda Team) prende le misure con la pista di Aragon: il tracciato iberico ha segnato il suo rientro dopo la pausa iniziata sulla scia del GP del Mugello per sistemare la spalla destra infortunata a Jerez nel 2020. Si ritirerà nelle fasi iniziali della gara dopo essere stato tamponato.
L’ultima chicane di Assen, lì dove si sono risolti alcuni dei duelli più avvincenti nella storia della top class. Il 2022 non ha fatto eccezione, in quanto a spettacolo. A pochi metri dalla bandiera a scacchi, Aleix Espargaro (Aprilia Racing) si è presentato in modalità ‘squalo’ pronto a infilare Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) e Jack Miller (Ducati Lenovo Team). Li ha superati entrambi e si è involato - ruota anteriore in aria - verso il quarto posto.
Ginocchio a terra. Gomito che striscia sull’asfalto. E spalla aderente al cordolo. La grazia di Jorge Martin (Prima Pramac Racing) sul circuito di Barcellona: poesia in movimento.
Gli occhi della tigre, ben visibili dietro la visiera trasparente utilizzata quando scende la pioggia. Ginocchio destro fuori, per abituare il corpo ai movimenti che impegneranno Maverick Vinales (Aprilia Racing) sui 4,5 chilometri del circuito di Assen, fra i tulipani (bagnati) d’Olanda.
Drammi e dettagli, in questo scatto: Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) prende la testa della corsa a Barcellona subito dopo la partenza mentre Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) vola in aria colpito da Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu). Il nipponico è a terra dopo una staccata troppo aggressiva e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) sta per perdere il posteriore proprio a causa del contatto del giapponese con la sua GP22. Una gara iniziata col botto.
Il fascino muto di una moto che fila veloce come il vento ma sembra ferma, di una pit board immobile che appare in movimento. Un’instantanea dall’Indonesia, protagonista Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing).
All’esterno, nel mucchio. Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) al Mugello, una gara partita con prudenza ed esplosa in maniera inesorabile: una galoppata trionfale verso il secondo successo stagionale. L'italiano indossa una livrea speciale, per la gara di casa, le Frecce Tricolori in bella vista: volerà verso il titolo di campione del mondo.