Gino Borsoi riuscirà a trasformare Jorge Martin da maestro delle qualifiche a uomo della domenica?
Il diretto interessato, team manager dello squadrone Prima Pramac Racing, pensa di poterci riuscire.
“Ha il passo, questo è chiaro”, ha affermato il 48enne riferendosi al pilota spagnolo che nel 2022 ha ottenuto cinque pole, di cui 3 consecutive negli altrettanti round di chiusura della stagione. “Ne abbiamo parlato durante l'inverno. Sappiamo dove dobbiamo lavorare e abbiamo iniziato a farlo a Sepang. Dobbiamo risolvere i problemi riscontrati nella scorsa stagione. Sarà un aspetto importante da migliorare”, perché nel 2022 Martin “è stato parecchio carente nell’area che abbiamo individuato. Se riusciremo a farlo, potrebbe essere uno dei piloti di punta della stagione".
Ad avere massima fiducia nell’operato dei due, all’interno del paddock, è Simon Crafar, ex pilota della classe 500, dove ha vinto un GP, e ora reporter di motogp.com.
“Da ex pilota, Gino ha l’esperienza necessaria per riuscirci", ha esordito il neozelandese nella trasmissione After The Flag.
Da parte sua, Martin sembra in gran spolvero: “Lo vedo sul suo volto. So che ha lavorato con Gino a stretto contatto sia sul piano fisico che mentale. Sono convinto che Gino sia la chiave per permettere a Jorge di tirare fuori tutto ciò che di buono ha dentro”.
E ancora, sull’iberico: “Ha talento, ne sono convinto. L'anno scorso si è distratto un po' e ha commesso degli errori. In parte ciò è stato anche dovuto al motore 2022 che la Ducati ha voluto affidargli. Ora Jorge ha una moto collaudata e la Ducati non commetterà gli stessi errori”.
Le responsabilità vanno però spartite: “Non si può però dare tutta la colpa alla Ducati, perché anche Jorge ha commesso degli errori”.
“Il talento c'è, la moto anche. Dipende tutto da lui. Se riuscirà a rimanere concentrato, credo proprio che sarà una vera minaccia per tutti”.