Dovizioso: “Non sapete quanta grinta ho dentro quando corro”

Il forlivese, tra pubblico e privato, si racconta a Sky Sport MotoGP HD

Andrea Dovizioso ha chiuso le qualifiche del GP d’Olanda conquistando la terza fila. La sua gara di Assen, l’ottava stagionale, inizierà poco distante dai primi e, il pilota del Ducati Team, confida in una bella prova come quelle recenti, di vittoria, grazie alle quali tutti i ducatisti si sono potuti esaltare. Di recente il forlivese, ora secondo in campionato, ha parlato a Sky Sport MotoGP HD in una intervista intitolata “DESMODOVI – Una storia d’amore”. Dovizioso si è raccontato a Guido Meda, toccando diversi temi della sua vita privata e in pista.

“Rispetto all’anno scorso ora va meglio tra me e il mio compagno nel box”. Dice l’uomo Ducati parlando di Lorenzo, collega di Team. “Jorge pensa molto a sé, solo a sé, è egoista, ma è giusto così, perché pensando a sé non interferisce nel mio lavoro. È perfetto, anche perché è una persona molto rispettosa, come ha dimostrato sotto il podio”.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Motul TT Assen

“Pensare che la Ducati possa funzionare solo con un pilota anglofono, con la faccia da matto e la guida sporca, è proprio da ignoranti”. Dovizioso parla di come ha domato la sua DesmosediciGP. “È più importante come sei dentro, non quello che si vede da fuori. L’aspetto psicologico nel nostro mestiere pesa moltissimo. Io ad esempio ho la guida pulita, ma non sapete quanta grinta ho dentro quando corro. E ora sto proprio bene. Con la Ducati l'amore è arrivato lavorandoci”.

“Nella vita sono posato, ma non è che non abbia anch’io la mia parte ignorante, altrimenti non farei questo mestiere. È solo che la parte folle la tengo a bada e la metto da parte per i momenti in cui posso sfogarmi”, il numero 4 tocca argomenti più personali. “Sono un papà tranquillo. Porto mia figlia e i suoi amichetti al lago a fare i salti con la moto d’acqua. Però lei fa ginnastica artistica. Non sono presente fisicamente per il lavoro che faccio, ma quando ci sono cerco di dare qualità”. Termina, “Non so se basta, ma mi impegno”.

Pensare che la Ducati possa funzionare solo con un pilota anglofono, con la faccia da matto e la guida sporca, è proprio da ignoranti