Lorenzo: “Un titolo è una cosa molto speciale”

Al Ricardo Tormo, il portacolori Ducati ed è pronto ad inseguire quella vittoria tanto attesa

Jorge Lorenzo si appresta a vivere l’ultimo GP della sua prima stagione in rosso. Il pilota del Ducati Team è reduce dal podio in Malesia, un risultato che dimostra la grande crescita in sella alla desmodromica al termine di un 2017 iniziato con un difficile adattamento.

“Penso sia stata la giusta decisione”, afferma Lorenzo parlando del suo passaggio a Ducati che oggi conta già tre arrivi nelle posizioni che contano. “I risultati non sono paragonabili a quanto ho fatto in passato, ma avevo bisogno di una nuova sfida. L’ho presa con molta pazienza, capendo che era solo questione di tempo. Ho dovuto cambiare molte cose e sono ancora lontano dai miei massimi livelli”.

Il maiorchino, che a Valencia ha vinto già quattro GP in carriera, ha fatto un cambio radicale rispetto alla stagione passata: la DesmosediciGP e la Yamaha YZR-M1 sono, semplificando, due prototipi agli antipodi. Lorenzo tocca proprio questo tema: “Ho dovuto adattarmi. Per me non è stato facile perché la Ducati ha caratteristiche molto diverse dalla moto che ho guidato per tanto tempo. Devo accelerare in progressione mentre con la M1 si può ‘aprire’ senza problemi. Inoltre, i freni si usano in modo diverso, una Ducati necessita molto del posteriore invece, sulla Yamaha, praticamente non lo usavo. L’evoluzione del mio stile di guida era lenta fino a Brno, quando provai la nuova carenatura anteriore”. Soluzione aerodinamica che ha consentito al pilota di Maiorca un cambio di passo portandolo nelle posizioni di testa.

A Valencia con Andrea Dovizioso, il Team proverà a vincere il suo secondo campionato in MotoGP™. “Un titolo è qualche cosa di molto speciale per Ducati”, dice Lorenzo che a Sepang stava conducendo la gara davanti proprio al romagnolo. Un errore poi lo ha costretto alla seconda posizione ma, ragionando in ottica scuderia, non ha sferrato un possibile attacco proprio per non complicare la corsa al titolo del suo collega di box. “Il tuo compagno di squadra è il primo degli avversari”, conclude. “Ma siamo un team e il mio comportamento è stato corretto”.