La corsa per essere il miglior rookie della stagione nella classe regina sembra volgere al termine con il dominio di Franco Morbidelli. Il campione del mondo Moto2™, ora con il team EG 0,0 Marc VDS però non ha chiuso i conti e da temere c’è il competitivo Hafizh Syahrin (Monster Yamaha Tech3). 46 punti per l’italiano scuola Rossi, 34 per la promessa malese. Con 50 lunghezze da assegnare il titolo non può dirsi prenotato. Tra poco si corre a Sepang, casa del ‘Pescao’ ma il GP d’Australia è andato a Morbidelli che ha chiuso la gara a Phillip Island all’ottavo posto con otto punti d’oro e con l’onore di essere la miglior Honda sotto la bandiera a scacchi.
Congratulations to @FrankyMorbido12 for his superb 8th position in #AustrailanGP #MotoGP race today at #PhillipIsland. Also, first Honda rider crossing the finish line! ✊???????????? pic.twitter.com/xO1W6q4YJQ
— Team EG 0,0 Marc VDS (@TeamEG00MarcVDS) 28 ottobre 2018
“È stato un ottimo risultato aver portato a casa punti utili per la classifica costruttori”, afferma Morbidelli. “Ho fatto la mia solita gara, abbiamo scelto la gomma dura e purtroppo sono partito un po’ male. Poi abbiamo recuperato anche se faticavo a superare i piloti davanti a me, ma questa top 10 come migliore Honda mi soddisfa”.
Il futuro del numero 21 però si chiama Yamaha, con il team satellite Petronas e un grande appoggi da parte di Iwata. Proprio una M1, quella di Viñales, è tornata alla vittoria a Phillip Island. Il miglior rookie dice: “La Yamaha? Mi aspetta un bel capitolo spero. Ma adesso devo pensare a questa stagione perché c’è un titolo di rookie dell’anno ancora in gioco. Nonostante tutto, anche se non è un titolo di super prestigio e anche se fatichiamo lì dietro non giocandoci grandi posizioni, dobbiamo provare a vincerlo”.
E fa un bilancio di questo 2018, primo anno di classe regina dove ha diviso la pista con il maestro di VR46 Academy Valentino Rossi: “Spero di essere migliorato tanto rispetto all’ inizio, è un’ottima scuola per me. Ho dovuto cambiare tante cose, l’approccio, la guida, la mia filosofia di motociclismo. Sono arrivato in MotoGP™ da campione del mondo ed ero convinto che sarebbe stato tutto rose e fiori, mentre invece mi sono scontrato contro un bel muro. La realtà era diversa, ma da queste situazioni ne esci o distrutto o più forte, io adesso proverò ad uscirne più forte. Valentino mi dà dei consigli, è contento. Io anche se in teoria corro contro di lui lo tifo ancora molto. Quest’anno in pista non ci siamo mai scontrati ma spero sempre che faccia bene. Il prossimo anno da questo punto di vista sarà figo”.
Termina parlando del presente e del futuro, relazionati: “Il prossimo anno sarà tutto più chiaro, sarò in un team ufficiale e avremo un grande rapporto con la casa. Mi stanno dando un supporto morale da Honda visto che sono in lotta per essere il pilota ufficiale. Ora nel box abbiamo consigli”.