Il 2019 conta meno di mille cadute in pista

Per la prima volta dopo quattro anni, si batte una barriera simbolica grazie alla notevole riduzione di cadute nelle tre categorie MotoGP™

Nel motociclismo d’eccellenza, le cadute sono inevitabili. Si fa il possibile perché le scivolate abbiamo il minor impatto possibile grazie agli airbag, agli air fence, alle vie d’uscita e tutte le infrastrutture possibili e, senza dimenticare, il ruolo essenziale delle squadre mediche. Ma, nonostante tutte le precauzioni, è un piacere annunciare che nel Campionato del mondo è diminuito significativamente il numero di cadute rispetto alle precedenti stagioni.

Quest’anno, il numero complessivo è di 971 cadute*, 106 in meno rispetto alle 1077 del 2018. Questo dato è ancora più significativo vista la cancellazione della gara a Silverstone dell’anno scorso a causa delle avverse condizioni meteo. La costante riduzione è il risultato di efficaci misure di sicurezza che hanno visto i piloti del MotoGP™ registrare un totale di 220 cadute (contro le 303 dell’anno precedente) e i protagonisti della Moto2™ finire a terra in 347 occasioni (mentre un anno fa erano a quota 418).

A parte i piloti che hanno partecipato solo ad alcuni eventi in classe regina come Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech3), Mika Kallio (Red Bull KTM Factory Racing) e Michele Pirro (Ducati Team) vediamo che è Andrea Dovizioso (Ducati Team) ad essere caduto il minor numero di volte durante tutto il campionato. Il romagnolo è finito a terra in quattro occasioni, mentre Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) sono usciti di scena sei volte. Dal canto suo, Johann Zarco (17), Jack Miller (Pramac Racing) (15) e Marc Marquez (Repsol Honda Team) (14), sono i piloti che contano il maggior numero di cadute.

Prendendo in considerazione i piloti impegnati in tutti gli appuntamenti del campionato Moto2™, Brad Binder (Red Bull KTM Factory) è l’unico ad essere caduto quattro volte, mentre Nicolò Bulega (nel 2020 impegnato col Federal Oil Gresini Moto2) e Bo Bendsneyder (NTS RW Racing GP) sono finiti a terra rispettivamente sei volte ciascuno. In cambio, i piloti caduti nel maggior numero di occasioni sono Sam Lowes (dal 2020 portacolori del EG 0,0 Marc VDS) (20), Marco Bezzecchi (che entra a far parte dello SKY Racing Team VR46) (18) e Xavi Vierge (ahora en Petronas Sprinta Racing) (17).

Infine, per quanto riguarda la Moto3™, senza tenere conto delle wildcards, Stefano Nepa (ora impegnato nel Angel Nieto Team) ha iniziato la stagione a Jerez ed è in testa contando solo tre sole cadute, seguito dalle sei fatte da: Jakub Kornfeil (nel 2020 nel BOE Skull Rider Mugen Race), Romano Fenati (pronto a difendere i colori dello Sterilgarda Max Racing Team) e Marcos Ramirez, pronto al salto in Moto2™ dopo aver corso il 2019 Leopard Racing. I protagonisti usciti di scena il maggior numero di volte sono invece Tom Booth-Amos (22), Can Öncü (21) e Kaito Toba (19) che nel 2020 sarà impegnato nel Red Bull KTM Ajo.

Per quanto riguarda i circuiti, il MotorLand di Aragon (15 cadute), il Red Bull Ring (34) e Silverstone (36) sono gli appuntamenti dove sono caduti il minor numero di piloti, al contrario di Le Mans (90), Barcelona (73) e Phillip Island (73) che sono i circuiti dove si è registrato il maggior numero di cadute.

*I dati presentati non tengono in considerazione i test o altri appuntamenti privati

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