Meno quattro e i piloti si giocano il tutto per tutto

La meta si avvicina, chi ha più pressione sulle spalle? I contendenti al titolo ne parlano alla vigilia del secondo round al MotorLand

A quattro gare dalla fine della stagione 2020, la pressione comincia a salire. In vista del Gran Premio Liqui Moly De Teruel, il nuovo leader del Campionato, Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), ha partecipato alla conferenza stampa pre-evento insieme al suo rivale più diretto Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT), al terzo in classifica, Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP), al quarto Andrea Dovizioso (Ducati Team), al vincitore del GP d’Aragon, Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) e il secondo al tragurado lo scorso fine settimana, Alex Marquez (Repsol Honda Team).

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Gran Premio Liqui Moly de Teruel

Dopo aver preso il controllo della classifica per la prima volta la scorsa domenica, a Mir è stato chiesto se trovarsi in testa al campionato abbia cambiato qualcosa per lui: “La pressione è la stessa perché sei punti di svantaggio o sei di vantaggio, con quattro gare dalla fine, è la stessa. Non cambia nulla” afferma preparandosi per centrare la vittoria in questo fine settimana.

Dopo aver preso il controllo della classifica per la prima volta la scorsa domenica, a Mir è stato chiesto se trovarsi in testa al campionato abbia cambiato qualcosa per lui: “La pressione è la stessa perché sei punti di svantaggio o sei di vantaggio, con quattro gare dalla fine, è la stessa. Non cambia nulla” afferma preparandosi per centrare la vittoria in questo fine settimana.

“L’importante è essere in una posizione privilegiata e mostrare il potenziale ad ogni gara. Devo continuare a pensare una gara alla volta, cercando di ottenere il maggior numero di punti possibili e poi domenica vedremo a che punto siamo. Se avremo la possibilità di vincere ci proveremo e se non ce la faremo, resteremo il più possibile sul podio”.

Che dire di Quartararo che lo scorso fine settimana si è visto sfuggire il comando della classifica arrivando 18° al tragurado? Il francese non molla e si concentra sul prossimo appuntamento: “Beh, per me la pressione non è così alta perché alla fine ci sono tante gare da disputare. Ora sono in seconda posizione, ma sono in mezzo a tre ragazzi che sono dei piloti ufficiali. Onestamente la pressione non è proprio su di me, per cui mi sento bene, sono fiducioso e in questo momento siamo in un’ottima posizione”.

Press-Conference, Gran Premio Liqui Moly de Teruel

Quarto al MotorLand, Viñales torna a precedere Dovizioso in campionato. Il pilota Yamaha si è dimostrato fiducioso sottolineando che quella di Valencia è una pista che gli piace e che la visita a Portimao, è stata interessante. Inoltre, lo spagnolo ha anche notato che, se non fosse stato per dei problemi meccanici, avrebbe molti più punti in tasca rispetto a quelli che ha attualmente.

“Credo che a causa di molti problemi meccanici ho perso almeno 40 punti in tre gare, ma alla fine dobbiamo affrontarli così come sono – spiega Viñales - Abbiamo fatto un buon risultato a Misano, dove siamo tornati a vincere e abbiamo recuperato molti punti. Alla fine la squadra sta lavorando bene ma dobbiamo capire perché a volte non riusciamo a raggiungere il massimo”. Il catalano poi continua parlando del futuro: “In queste gare cercherò di correre, di fare buoni tempi, di fare delle traiettorie perfette e poi vedremo a che punto saremo in gara. Sono sicuro che possiamo fare un buon lavoro. Valencia è una pista che mi piace, Portimao mi è piaciuta molto e quando ci siamo andati sono stato subito veloce. Se riusciremo ad essere costanti, allora credo che avremo sicuramente la possibilità di lottare per il titolo”.

Nonostante un GP difficile, Dovizioso è riuscito a mantenere sotto controllo il distacco dal leader: “Alla fine per me è stata una stagione strana e diversa rispetto agli altri piloti. Non sono mai stato forte al punto di poter pensare al Campionato, ma alla fine ci sono e questo è molto importante. Penso ancora che abbiamo la nostra possibilità ma è difficile come ho detto prima”.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Gran Premio Liqui Moly de Teruel

Fino a qualche settimana fa sarebbero stati in pochi ad immaginare Alex Rins come un contendente al titolo, invece, il suo fenomenale ritorno alla vittoria lo vede ora in lizza per la corona. Ammette lui stesso di essere lontano ma di potersela giocare: “Niente da perdere? Forse no – esordisce lo spagnolo - Siamo a 36 punti, un po’ lontani ma abbiamo ancora delle opzioni. Ci sono ancora 100 punti in gioco, quindi cerchiamo di recuperare i punti. Sicuramente questa stagione ha molti alti e bassi. Lo scorso fine settimana è stato un risultato fantastico ma come dicono gli altri, questo fine settimana sarà ancora più difficile perché tutti saremo più vicini. Vediamo quindi dove possiamo arrivare”.

L’infortunio alla spalla procuratosi al primo round della stagione ha compromesso gran parte del suo 2020, ma Rins può davvero battersi per il titolo? Certo che può, anche se non è ancora al massimo della sua forma fisica.

“Di sicuro è difficile dire che sarò al 100% in questa stagione – spiega Rins - Perché per recuperare da un infortunio alla spalla ci vuole tempo. Per me questa pista non è molto aggressiva, a differenza del Montmelo o di Misano, non faccio molta fatica col braccio destro. Sicuramente abbiamo perso due o tre grandi occasioni ma siamo sempre stati lì a lottare. In Suzuki stanno lavorando bene, si vede dai risultati miei e di Joan, quindi vediamo”.

Il MotorLand ospita l’11° Gran Premio del MotoGP™ di questa stagione, le aspettative e la pressione sono in aumento e, a quattro gare dalla fine, la posta in gioco è molto alta. Chi osa vincere la prossima battaglia? Scopritelo domenica pomeriggio!

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