Viñales, la punta del tridente Yamaha a Losail

La casa di Iwata piazza tre dei suoi quattro piloti in testa alla classifica dei tempi ma il crono del terzo giorno di Miller è imbattuto

Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) occupa la prima casella dei tempi nel quarto giorno di test dei Test Ufficiali firmando 1:53.244. Insieme allo spagnolo ci sono altre tre Yamaha in testa e sono quelle di Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) e Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP).

Giovedì non si sono viste novità tecniche rilevanti. Il nostro inviato Simon Crafar ha comunque sottolineato come le Yamaha si siano concentrate sull’assetto da gara. Viñales ha lavorato con tre moto: la sua standard, una in carbonio T1 e una con la splendida livrea bianca e rossa. Lo spagnolo ha fatto numerose prove di partenza alla fine della pitlane.

Il suo compagno di squadra Quartararo, terzo sotto a bandiera a scacchi, è stato meno veloce di giovedì. Con “Molte cose” da testare nel corso di questa giornata, El Diablo ha confermato di sentirsi a suo agio col nuovo telaio ed è soddisfatto del suo ritmo.

Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT) si dice soddisfatto dopo l’azione in pista di mercoledì e accoglie con entusiasmo le novità portate da Yamaha fino a questo punto. Il giro più veloce del Dottore giovedì è stato da 1:53.993. Il pesarese ha poi affermato di sentirsi nuovamente “Un vero pilota”. Wilco Zeelenberg, team manager del Petronas Yamaha SRT, conferma che Morbidelli ha provato impostazioni diverse per ottenere il feeling che aveva nel 2020 e lo stesso pilota ha poi confermato di essere “Davvero felice” nel complesso ma, come sempre, ci sono aree su cui lavorare durante la giornata finale.

Il pilota più veloce della Ducati nel terzo giorno è stato Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) autore del suo miglior tempo del test finora. Intervenuto durante After the Flag, Pecco ha condiviso la sua soddisfazione per il suo 1:53.444 e del passo di gara, confermando di aver usato il nuovo pacchetto aerodinamico Ducati nella simulazione di gara di giovedì.

La seconda Ducati nella classifica dei tempi è quella di Johann Zarco (Pramac Racing). Il francese ha stabilito il maggior numero di giri del giovedì (71) e ha concluso la sessione in nonna posizione. Il francese ha confermato di aver lavorato molto sul ritmo di gara avendo avuto sensazioni diverse - non tutte buone - rispetto a mercoledì. Inoltre, Zarco ha registrato una velocità massima di 357,69km/h sul rettilineo stabilendo un nuovo record non ufficiale di velocità massima.

Un paio di posti dietro dal #5 si piazza Jack Miller (Ducati Lenovo Team), autore del tempo più veloce del test mercoledì, giovedi sembra aver dedicato più al ritmo di gara. L’australiano ha affermato di non aver mai provato la gomma morbida nuova ed è stata un’altra grande giornata anche se ci sono alcuni aspetti ancora da configurare sull’assetto gara.

Il più veloce dei rookie, nonostante una caduta alla curva 16, è stato Jorge Martin (Pramac Racing) con un tempo da 1:54.483. Lo spagnolo ha concluso col piazzarsi davanti a Enea Bastianini (Avintia Esponsorama Racing) per 0.022, il romagnolo ha concluso col 15° tempo. Luca Marini (SKY VR46 Avintia) imposta un 1:55.022 terminando la giornata col 20° posto e con diversi aspetti ancora da sistemare.

Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) è quinto e soddisfatto del suo lavoro. La stabilità e l’aderenza del posteriore sono due aspetti messi a punto e lo spagnolo è riuscito ad essere veloce anche con le gomme usate, quindi tutto sta andando bene per la casa di Noale. Espargaro è caduto alla curva 4 così come il suo compagno di squadra Lorenzo Savadori, 23° nella classifica dei tempi.

Il duo del Team Suzuki Ecstar Joan Mir e Alex Rins sono sesto e settimo. È stato un test relativamente tranquillo per i due spagnoli. La più grande notizia il giorno 4 viene invece da casa Honda. In termini di novità, il collaudatore Stefan Bradl, non ha più dolore al collo causato dalla caduta fatta il giorno prima, ha provato il nuovo pacchetto aerodinamico che presenta notevoli aggiunte alla carenatura, un grande cambiamento rispetto a quello che abbiamo visto fino ad ora da HRC.

È stata un’altra giornata difficile in termini di cadute per la casa alata. Alex Marquez (LCR Honda Castrol) ha subito un brutto highside all’uscita della curva 9 dal quale ne è uscito con una piccola frattura al metacarpo del piede destro. Nel corso della giornata anche Bradl è caduto, alla curva 1, e all’inizio della giornata Pol Espargaro (Repsol Honda Team) è finito sulla ghiaia alla curva 1 facendo la prima caduta con i colori HRC.

Il nuovo arrivato nel Repsol Honda è stato il più veloce della giornata tra i suoi compagni di marca terminando al 10° posto e con 65 giri all’attivo. Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) è 12° davanti a Bradl in P13.

In casa KTM, Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) è il pilota del giovedì, stabilendo un 1:54.691, il suo miglior riferimento del test finora. Dall’altra parte del box, Miguel Oliveira è 18° con un miglior tempo da 1:54.735. Nei ranghi del Tech3 KTM Factory Racing, Danilo Petrucci è 19° dopo aver stabilito il suo miglior tempo nel test fino a questo punto. Iker Lecuona ha completato 40 giri ed è stato protagonista di un incidente alla curva 12, dal quale ne è uscito senza conseguenze.