McPhee si scusa per aver attaccato Alcoba sulla ghiaia

In seguito ad un incidente di gara a Losail, lo scozzese ha attaccato lo spagnolo con calci e pugni. Ora chiede perdono per la sua condotta

John McPhee (Petronas Sprinta Racing) è mortificato per quanto fatto durante la gara del GP di Doha quando, dopo aver visto terminare la sua corsa in seguito ad una caduta, ha attaccato fisicamente Jeremy Alcoba (Indonesian Racing Gresini Moto3).

Durante la gara, lo spagnolo ha tentato un sorpasso su Darryn Binder, compagno di squadra di McPhee, toccando il posteriore del sudafricano e, di conseguenza, lo spagnolo è balzato via dalla sua moto urtando lo scozzese. Entrambi sono finiti sulla ghiaia alla curva 1 e, una volta rialzatisi, c’è stato un acceso scambio di battute culminato con pugni e calci da parte di entrambi i piloti.

Sia a McPhee che ad Alcoba sono state inflitte delle sanzioni come la partenza dalla pitlane per il prossimo Gran Premio del Portogallo, una sanzione di 1.000 euro ciascuno e una penalità di dieci secondi per McPhee e cinque secondi per Alcoba.

A margine di queste decisioni, McPhee si è voluto scusare pubblicamente ammettendo la sua esasperazione. Per la seconda gara di fila lo scozzese si è visto tagliare fuori dai giochi e non per un errore commesso da lui, ma per opera di terzi.

“Ho lasciato che le mie emozioni avessero la meglio in Qatar, essendo stato eliminato per la seconda settimana consecutiva come conseguenza dell’errore di un altro pilota. Devo scusarmi per il mio comportamento, non ho reagito bene all’incidente. È uno sport adrenalinico, con un ovvio pericolo intrinseco; il fatto che la moto di un pilota abbia colpito la mia testa ha scatenato una reazione fuori dal normale e vorrei scusarmi con i fan, con la mia squadra, con Petronas e i nostri partner. Accetto la penalità e andrò a Portimao concentrato sul mio lavoro”.

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