I piloti Honda lodano il potenziale della moto 2022

Pol Espargaro, Alex Marquez e Takaaki Nakagami condividono la loro fiducia sul nuovissimo prototipo della casa di Tokyo

È un sentimento condiviso in casa Honda: il 2022 sarà un anno in cui la missione è lasciare il segno nel Campionato del Mondo MotoGP™. Dopo due stagioni discrete, segnate tra l’altro dagli infortuni subiti da Marc Marquez (Repsol Honda Team), è giunto il momento di invertire l'attuale tendenza. Per farlo, la casa giapponese conta su una RC213V completamente nuova, quella che sarà una delle grandi attrazioni nei test ufficiali pre-stagione.

Una posizione unanime

Nel loro recente incontro telematico con i media, Pol Espargaro e il duo LCR Honda, Alex Marquez e Takaaki Nakagami, hanno mostrato fiducia nella nuova moto pur restando cauti. "È migliorata ma è troppo presto per parlare dei dettagli. Prima dobbiamo mettere la moto in pista con gli altri e vedere dove siamo. Non saremo gli unici con una moto nuova. Tutti stanno facendo la stessa cosa e tutti faranno un passo avanti" ha precisato Pol Espargaro.

Il #44 è consapevole che il prossimo test ufficiale al Sepang International Circuit sarà determinante: "Com'è la moto? Lo vedremo tra qualche giorno in Malesia confrontandoci con gli altri. Non ha molto senso dire che la moto è molto meglio se siamo due decimi più veloci ma gli altri sono mezzo secondo più rapidi. È qualcosa su cui dobbiamo continuare a lavorare e poi vedremo nelle prime gare dell'anno. La nuova moto ha bisogno di tempo e, fortunatamente, avremo cinque giorni e pensiamo che saranno sufficienti. Se non sarà così, niente panico. Avremo tempo per migliorare la moto".

Il grip, un aspetto chiave

Polyccio ha anche sottolineato l'importanza di avere tutti e quattro i piloti di ufficiali a pieno regime: "Ciò significa che la moto sarà migliore prima". La sua richiesta, basandosi sull’esperienza vissuta la scorsa stagione, è logica: "Cosa chiediamo? Grip, era importante per tutti noi. Abbiamo visto negli ultimi anni che le Ducati sono molto forti sui rettilinei, è il loro punto di forza per sorpassare e lottare, quindi per avere una buona stagione sapendo che ci saranno più Ducati in griglia, dobbiamo essere più veloci sui rettilinei. Per recuperare posizioni o per difenderle. Tutto è importante, tutto conta. Siamo sulla buona strada ma dobbiamo mantenere la calma e vedere cosa succede nei prossimi due test.

I confronti porteranno risposte esaustive

Alex Marquez (LCR Honda Castrol), da parte sua, ha espresso fiducia pur aspettando di provare la moto anche su altri circuiti, senza nascondere l'apparente potenziale della nuova moto: "Abbiamo bisogno di testare in diversi circuiti. A Jerez sembrava che il potenziale fosse buono. A Misano Pol e Marc hanno avuto opinioni simili. Sono sicuro che Honda ci porterà miglioramenti perché si sono basati sui commenti di tre piloti ed erano tutte sensazioni simili e questa è una cosa positiva. Dobbiamo ancora lavorare sulla moto ed estrarre quel potenziale che sembra essere lì".

Il più giovane dei Marquez, a Portimao lo scorso fine settimana insieme al fratello Marc, ha sottolineato la necessità di provare su piste con caratteristiche diverse. "Misano e Jerez hanno delle similitudini ma la Malesia è diversa e abbiamo bisogno di provare anche lì. Sembra che il potenziale ci sia ed è bello avere questa sensazione" ha aggiunto. Nakagami ha raddoppiato la sua fiducia affidandosi alla guida di un ‘mental coach’ ricordando anche la sua "prima impressione molto positiva" al test di Jerez.

Più grip e più potenza per lasciare il segno

Taka ha ricordato i "problemi di grip al posteriore" della scorsa stagione, un aspetto che hanno cercato di ribaltare: "La nuova moto ha migliorato molto questo aspetto così come le prestazioni del motore. Principalmente, molte parti della moto sono migliorate, quindi sì, come si può vedere dall'esterno, c'è un grande cambiamento, un grande cambiamento nell'aspetto e si può vedere come Honda abbia lavorato duramente questa stagione," ha aggiunto il pilota giapponese.

Nakagami ha elogiato il nuovo prototipo ricordando però che ci sono ancora molte parti da testare. Dopo aver confermato di aver imboccato la giusta direzione a Jerez, è il momento di affrontare nuove prove: "Abbiamo il test in Malesia e al Mandalika Test, saranno importanti per arrivare pronti in Qatar. Il test a Jerez è stato positivo ma non sappiamo cosa scopriremo in Malesia o al Mandalika. Ci potrebbero essere condizioni diverse e sono piste diverse e con diverse assegnazioni degli pneumatici".

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