Dopo aver concluso il 2020 con una vittoria a Portimao, la sua pista di casa, e col passaggio al Red Bull KTM Factory Racing già confermato, il 2021 di Miguel Oliveira era destinato ad essere l’anno in cui catalizzare il proprio talento. E lo è stato, ma solo per un breve periodo. Tuttavia, una RC16 non sempre facile da interpretare e un infortunio alla mano destra hanno travagliato i piani del portoghese.
Sia Oliveira che il suo compagno di squadra Brad Binder non sono riusciti ad affermarsi come costanti contendenti per podi e vittorie nel corso della scorsa stagione. Intervenuto in occasione della presentazione del team, Oliveira ha approfondito come auspica di migliorare i suoi risultati rispetto al 2021.
"Direi che mi serve costanza nei diversi momenti chiave del Campionato. Due grandi esempi sono la seconda gara in Austria e il secondo appuntamento a Misano dove il risultato avrebbe potuto essere buono. L'altra cosa è la costanza nel conseguimento dei risultati. Finire le gare paga molto alla fine del Campionato" ha ricordato Oliveira.
Il #88 è caduto alla curva 1 in Austria a sei giri dalla fine quando era all'ottavo posto, poco prima che si svolgesse un incredibile evento che ha visto Binder ottenere una vittoria ipnotizzante. Poi, al GP dell'Emilia-Romagna, il portoghese è caduto mentre era al quarto posto nello stesso momento in cui il leader della corsa, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), è finito sulla ghiaia. E così, due podi potenziali sono sfumati.
"Non è mai facile andare al limite e ancor di più raggiungerlo senza cadere, ma trovo che la mia stagione sia stata troppo spigolosa - ha continuato il vincitore di tre GP in classe regina - O il risultato era molto buono o pessimo. Non ho mai ottenuto risultati discreti e questa è la costanza che sto cercando. Direi che è questo equilibrio quello che voglio".
"Sulla carta e in teoria è molto facile da dire ma è sulla moto che ho bisogno di sentirmi a mio agio, a casa e abbiamo bisogno di iniziare a lavorare già dai test in questi cinque giorni per impostare la moto e per iniziare un Campionato in cui costruire velocità e ritmo per confermarci contendenti forti".
I risultati incoraggianti a cui si riferisce Oliveira sono arrivati in rapida successione: il secondo posto al Mugello è stato seguito dalla vittoria a Barcellona che a sua volta è stata sostenuta da un secondo posto al Sachsenring. Poi, il quinto posto al TT di Assen ma le cose sono cambiate dopo la pausa estiva.
Ad invertire questa tendenza di rotta ci si è messo un brutto incidente all'uscita della curva 3 durante le prove libere del GP della Stiria, evento dal quale Oliveira ne è uscito con un infortunio alla mano che ha compromesso le sue prestazioni per il resto della stagione.
"Dopo l'estate il mio polso non ha aiutato affatto. A Silverstone ho avuto la prima vera conseguenza del mio infortunio vedendo quanto fosse limitante - ha rivelato Oliveira -Dopo aver finito la gara a Silverstone fuori dalla zona punti, mi sono reso conto, tre settimane dopo l'infortunio, che c'era molta strada da fare. A quel punto non potevo tornare e dire semplicemente 'non posso correre per riposare'. È stato difficile, una sfida mentale perché vuoi andare avanti ma non puoi, fai cose sulla moto che poi, guardando i dati, vedi che non c'è un riscontro reale, è molto facile qualificarsi 17°, 18°, 20° e poi solo sopravvivere durante la gara e sperare che qualcuno cada per ottenere punti".
"È abbastanza frustrante andare a una gara del genere e aspettarsi questo tipo di cose. E naturalmente quando si parte dal fondo in MotoGP™ è difficile andare avanti, è super difficile, e poi si fanno errori, ci si tocca con altri piloti, si perde tempo, e la possibilità di un buon risultato svanisce. Anche per un solo giro il mio polso non mi permetteva di essere veloce, devo solo aspettare che passi".
Consapevole di quali siano stati i motivi che hanno compromesso quella che poteva essere la stagione della sua consacrazione, Oliveira si affaccia al 2022 con determinazione e voglia di rivincita.