Lo sguardo di un gentiluomo

L’ex telecronista della MotoGP™ Nick Harris ripercorre i momenti migliori della carriera di Andrea Dovizioso che si ritirerà a Misano

Intimo, educato, simpatico e schietto ma non dimenticherò mai lo sguardo che Andrea Dovizioso ha rivolto a Marc Marquez nel 2017 dopo che entrambi avevano tagliato il traguardo in Austria. Il vincitore di un’epica gara al Red Bull Ring aveva appena fatto capire al campione del mondo che la lotta per il titolo della MotoGP™ non sarebbe stata cosa facile. In Austria anche nell’annata precedente si decise tutto nel finale, in quella curva verso destra in fondo alla discesa e che vide Dovi arrendersi al compagno di box Andrea Iannone. Ma il gentiluomo fuori dalla pista non voleva certo che ciò accadesse di nuovo. Non vinci 24 gare e un titolo mondiale senza quell’istinto aggressivo e quella confidenza che ti scattano quando si spengono le luci del semaforo. Lo sguardo diceva tutto.

Andrea Dovizioso, Withu Yamaha RNF MotoGP™ Team, Monster Energy British Grand Prix

Dovi in quella stagione vinse altre tre gare tra cui un altro spettacolare duello all’ultimo giro sotto la pioggia di Motegi dove dette vita a un bellissimo confronto con Marquez anche se ciò non impedì allo spagnolo e a Honda di vincere l’ennesimo titolo mondiale. Situazione simile anche l’anno successivo con altre quattro vittorie nel segno di Dovi e Ducati. Andrea aveva aperto la strada nella sfida di Ducati contro la Casa giapponese.

Nel 2004 Dovi vinse il titolo iridato in 125cc battendo Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Poi si laureò vicecampione del mondo per due volte in 250cc e per tre volte in MotoGP™. Onestamente penso che Dovi meritasse di vincerne almeno un paio e specialmente un titolo nella classe regina con Ducati ma trovò sulla sua strada un certo Marc Marquez.

Dovi quindi ha portato a casa un solo titolo mondiale ma sono i fatti a parlare. La sua è stata una carriera fatta di record incredibili, una carriera che domenica a Misano manderà in scena il suo ultimo atto.

229 gare consecutive per lui in MotoGP™ con Honda, Yamaha e Ducati. L’esordio nella classe regina risale al 2008 in Qatar e fino al via della stagione 2021 non ha mai saltato una gara. Solo Valentino Rossi vanta un numero maggiore di presenze in tutte le classi. Domenica a Misano Dovi sarà alla sua gara numero 346, 16 anni e 120 giorni sono passati tra la sua prima vittoria e l’ultima. La prima arrivò nel 2004 in Sudafrica nella gara della 125cc a Welkom mentre l’ultima fu quella del 2020 in MotoGP™ in Austria. Soltanto Rossi e Loris Capirossi vantano delle carriere più lunghe in termini di successi.

Nessun pilota in 74 anni di storia aveva dovuto attendere così a lungo, 130 gare a essere precisi tra quel primo successo conquistato nel 2009 in MotoGP™ a Donington e il secondo arrivato nel 2016 a Sepang. Dovi ha esordito nel 2001 come wildcard in 125cc in occasione del Gran Premio d’Italia al Mugello vinto dal meraviglioso Nobby Ueda.

Dovi avrà per sempre un gran legame con Ducati. La Casa emiliana in questa stagione sta dominando nonostante il grande impegno di Fabio Quartararo in sella alla Yamaha: questo ci fa capire quanto sia stato importante per il team di Gigi Dall’lgna. È stato Dovi a riportare Ducati sul gradino più alto del podio, è stato Dovi a riportare la grande Casa emiliana a quei momenti che in precedenza le erano stati regalati da Stoner.

Dovi ha abbracciato questo sport per oltre due decenni. Ovviamente non ci dimenticheremo di quelle vittorie. Ricorderò sempre quello sguardo ma ancora di più questo ragazzo davvero apprezzabile.

Mancherà davvero tanto al Paddock della MotoGP™.

 

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