L'exploit di Bagnaia: 4 gare per rivoluzionare la classifica

Ecco cos'è successo negli ultimi round iridati e cosa peserà nelle sei tappe conclusive

Scale mobili che procedono a velocità diverse, quelle prese da Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) e Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) negli ultimi mesi. Nelle gare più recenti, infatti, l’italiano si è fiondato verso l’alto erodendo gran parte del vantaggio accumulato dal francese nella prima metà della stagione.

Mentre il numero 63 ha messo il turbo, insomma, il pilota in sella alla M1 è passato da lepre a lumaca, avanzando con meno slancio.

Gap evolution, Francesco Bagnaia, Fabio Quartararo

Nel giugno scorso, durante il GP del Sachsenring, l’alfiere della Ducati aveva collezionato il terzo zero nelle ultime quattro gare mentre l’asso dei tre diapason allungava in classifica portandosi a + 91 grazie a tre vittorie e due secondi posti nelle ultime sei prove.

Poi Assen: un errore di Quartararo, finito a terra e ripartito per poi cadere di nuovo. E nel frattempo, la vittoria di Bagnaia, che recuperava così 25 punti. 

Il round successivo a Silverstone, dove il francese doveva scontare un long lap proprio a causa del crash olandese, dove aveva coinvolto Aleix Espargaro (Aprilia Racing). Al traguardo, il numero 63 primo e il 20 ottavo.

L’Austria quindi, terreno di caccia Ducati grazie ai lunghi rettifili e alle accelerazioni. Qui Quartararo ha rialzato la testa firmando un finale in recupero che l’ha visto chiudere secondo. Ma ad agguantare il successo è stato comunque il pilota di Borgo Panigale, che limava così ulteriormente il distacco dalla vetta della classifica iridata. 

Il teatro successivo era amico, per Bagnaia. Misano, dove si allena spesso. Una gara dal passo impressionante che ha coinvolto l’italiano insieme al connazionale Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™), secondo per un soffio. Quartararo, invece, in quarta piazza. Il verdetto: la punta del Ducati Lenovo Team a -30 dal pilota d’oltralpe e in piena corsa per il titolo. Qualcosa che cinque gare prima sembrava improbabile, quasi impossibile.  

Ora i due hanno davanti altre sei gare. Il numero 63 nelle altrettante prove finali del 2021 aveva recuperato 44 punti su Quartararo, sul tetto del mondo a fine stagione col titolo in mano. Ma il calendario era diverso e non prevedeva le trasferte in Oriente, dove l’asso della Yamaha, prima che la pandemia scombussolasse il calendario della top class, aveva spesso fatto bene finendo sul podio a Buriram e Motegi nel 2019.

Che dire poi di Aleix Espragaro? Terzo in classifica, sarà anche lui della partita.

 

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