Un nuovo sabato con le sprint race: cosa ne pensano i piloti

Miller, Mir, Oliveira, Bastianini e altre star dicono la loro sulla formula prevista dal 2023

Più tutto: un maggior numero di partenze, una formula che raddoppia le gare in ogni Gran Premio costringendo piloti e team a spremere di più da sé stessi, a livello fisico e mentale, tecnico e strategico. 

Le sprint race, che esordiranno in MotoGP™ nel 2023 diventando l’appuntamento centrale del sabato, porteranno la top class a una vera e propria rivoluzione. 

Ecco com’è stata accolta dai piloti.

“Cambiare è positivo, se restasse tutto sempre uguale rischierebbe di diventare noioso”, le parole di Jack Miller, pronto a esordire in un GP con i colori del team Red Bull KTM Factory Racing, all’annuncio dell’introduzione della nuova formula. “Sarà un format nel quale non ci dovremo preoccupare troppo della gestione degli pneumatici o delle energie fisiche”. 

“Quando ho un fine settimana libero vado comunque in moto, amo gareggiare, quindi la vedo come un’opportunità in più. Ora durante i GP c'è un progressivo avvicinamento che dura quattro o cinque giorni e culmina in una sola gara. È bello, ma un cambiamento ci sta. Evolversi è inevitabile”.

L’australiano non si tira indietro, dunque, così come Joan Mir: “Sono un pilota, gareggiare e competere mi piace. Il sabato diventerà certamente più interessante”, ha commentato lo spagnolo sceso dalla GSX-RR per passare alla Honda RC213V nel 2023.

Dello stesso tenore il pilota che dividerà il box con lui, Marc Marquez: “I primi giri saranno divertenti perché tutti spingeranno tanto, si tratta di una gara lampo. Nell’insieme, la vedo positivamente“.

E che ne pensa invece il compagno di squadra di Miller, Brad Binder? “Penso che sia figo e aggiunga qualcosa al nostro campionato, per me più si gareggia e meglio è”. 

Miguel Oliveira, che affronterà la stagione sull’Aprilia RS-GP, pensa agli aspetti da gestire: “Sarà una sfida anche per i team, che si dovranno preoccupare di tutto ciò che riguarda la messa a punto e gli pneumatici”.

Fra i cambiamenti previsti con la nuova formula anche un warm up ridotto, la domenica mattina, a 10 minuti. “Riusciremo a fare tre o quattro giri, penso che sia sufficiente per prepararsi alla gara”, ha affermato a proposito il campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team). 

L’arrivo delle sprint race, per le quali è prevista la metà del numero di giri delle gare della domenica, potrebbe anche cambiare alcuni valori in campo legati alle caratteristiche dei vari piloti: “Di solito sono veloce nella seconda parte di gara, quindi con i giri ridotti delle sprint race non so se sarà positivo per me”, ha considerato Enea Bastianini, pronto a un 2023 in rosso come compagno di casacca di Bagnaia.

Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) ribadisce invece l’importanza delle qualifiche: “Il fatto è che pensare di vincere partendo quindicesimi, per esempio, sarà impossibile. Non ci sarà il tempo per superare tutti quei piloti”.

Ciò potrebbe avvantaggiare chi è abituato a partire bene già dal primo giorno di libere: “Sono contento che ci sia solo il venerdì per essere in Q2, l'esperienza può aiutare molto nell’essere subito veloci”. Parola di Johann Zarco, che sarà in pista sulla Ducati del team Prima Pramac Racing: “Se sei pronto già dal venerdì, poi non ti angosci il sabato mattina”. 

In questo senso, Maverick Vinales (Aprilia Racing) pensa di poterne trarre vantaggio: “Di solito il venerdì siamo molto forti. Poi, man mano che l’aderenza in pista aumenta (principalmente grazie alla gomma lasciata in pista nei primi turni), vado un po' più piano perché ho più problemi”.

Secondo il pilota Idemitsu LCR Honda Takaaki Nakagami “mentalmente e fisicamente dovremo essere più in forma, perché poi dovremo correre anche la domenica”, mentre Pol Espargaro alza il pollice in alto in segno di approvazione: “Un cambiamento era necessario - ha detto l’iberico della GASGAS - nella direzione di un maggiore divertimento e più spettacolo per chi guarda”.

 

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