Assalto Aprilia: il 2022 era solo un antipasto?

Gli ufficiali Espargaro e Vinales sembrano avere le carte in regola per fare bene, ma c'è qualche punto interrogativo

Nella scorsa stagione Aprilia ha preso la rincorsa per lanciarsi in un 2023 all’attacco? 

È una risposta affermativa, quella che cercherà di dare il marchio italiano dal 24 al 26 marzo, quando in Portogallo si alzerà il sipario sulla nuova stagione. 

L’umore è alto, a Noale: “Siamo veloci e competitivi”, ha dichiarato dopo i recenti test di Portimao uno dei due ufficiali, Maverick Vinales. A Sepang, nel precedente atto del pre campionato, aveva chiuso terzo e soddisfatto. Le premesse, insomma, sembrano esserci tutte. 

La RS-GP, già competitiva l’anno scorso, sembra essere migliorata. Ed a dare manforte è arrivata una struttura satellite, prima assente e ora rappresentata dallo squadrone RNF MotoGP™ Team. Alla guida: l’esperto Miguel Oliveira, già vincitore in top class, e il giovane Raul Fernandez.

Al contempo qualche aspetto solleva delle preoccupazioni: a Portimao la settimana scorsa l’ufficiale Aleix Espargaro ha sofferto un problema all’avambraccio destro che l’ha spinto verso la sala operatoria. La sua è una corsa contro il tempo: dovrà essere pronto per scendere in pista e dare tutto fra poco più di una settimana. 

L’anno scorso lo spagnolo in sella all’Aprilia numero 41 ha vinto un Gran Premio e calpestato il podio in altre cinque occasioni, restando matematicamente in ballo per il titolo quasi fino alla fine del campionato. A pesare, nella corsa all’iride, sono state le ultime gare, in cui il maggiore dei fratelli Espargaro e la sua RS-GP hanno avuto qualche inciampo. 

Vinales ha raccolto tre podi nella seconda metà del 2022, ma nemmeno lui è sfuggito al calo nell’ultima parte della stagione. 

Quest’anno sapranno fare di meglio?

 

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