Ha vomitato dopo aver superato i 300 all’ora, in frenata prima di affrontare la curva 12 del circuito di Austin. Poi è caduto.
È finita così la Tissot Sprint di Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) durante il sabato del Gran Premio Red Bull delle Americhe, lo scorso fine settimana.
E domenica non è andata tanto meglio. Scattato dalla quarta piazza dopo una brillante Q2, lo spagnolo è stato travolto dopo poche curve dalla GP23 di Jorge Martin (Prima Pramac Racing), appena scivolato.
Sabato il patatrac era stato causato da qualcosa che aveva mangiato o bevuto. Domenica, da un avversario. Al di là delle responsabilità, il ducatista si era presentato negli States su di giri, sulla scia del podio ottenuto in Argentina e occupando il quarto posto in campionato. Ma ha raccolto poco.
Come se non bastasse, il botto di domenica l’ha lasciato malconcio, con qualche noia alla gamba sinistra: “Non mi impedirà di gareggiare - ha scritto il numero 73 della top class sui social - ma in questi giorni dobbiamo abbassare il livello di allenamento per recuperare in vista di Jerez”.
???? @88jorgemartin's early mistake sent @alexmarquez73 to the gravel! ????
— MotoGP™???? (@MotoGP) April 17, 2023
Just three corners after lights out the @pramacracing rider crashed and unfortunately collected his Ducati fellow! ????#AmericasGP ???????? pic.twitter.com/zsIbZwcsdx
Nessuno strascico nei rapporti con Martin. D’altronde, anche il più giovane dei fratelli Marquez ha rovinato la gara di un altro pilota, in un passato non troppo lontano. È successo l’anno scorso in Australia, quando ha provocato un incidente che ha coinvolto l'idolo di casa Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing), in sella alla Ducati.
"Ho parlato con Jorge e per me non ci sono problemi. In questo sport gli errori si possono commettere”. E ancora: “Siamo sempre al limite, quello che possiamo fare è semplicemente parlare tra noi e non ingigantire i problemi”.