Tanti di noi non dimenticheranno mai un giorno di 50 anni fa. Il 20 maggio del 1973 il mondo del motociclismo perdeva un pilota destinato a entrare nel club formato da Hailwood, Agostini, Nieto, Rossi, e Marquez come uno dei grandi, se non il più grande. L’unico pilota che in questi 74 anni di storia ha vinto le sue prime due gare nella classe regina. Ad aver vinto all’esordio in top class troviamo anche altri come Geoff Duke e Max Biaggi ma soltanto un pilota ha vinto le sue prime due gare. Un pilota destinato a vincere il titolo mondiale nella stessa stagione sia in 250cc che in 500cc 12 anni prima della doppietta firmata da Freddie Spencer, il primo e l’unico a riuscirci. Un pilota, dicevano le voci, che pensava addirittura di aggiungere nella stessa annata anche il titolo mondiale nella classe 350cc per quella che sarebbe stata una straordinaria tripletta. Un pilota che aveva perfezionato le sue capacità di guida su strada sui laghi ghiacciati della sua Finlandia prima di arrivare sulla scena mondiale per vincere il titolo iridato nella 250cc. Un pilota che vinse sia la leggendaria 200 Miglia di Daytona e a Imola nel 1973 battendo le 750 in sella a una Yamaha da 350cc. Un pilota che venne scelto da Yamaha per intraprendere la sfida che aveva come obiettivo il titolo mondiale della 500cc su una moto quattro cilindri e a due tempi.
Il 27enne Jarno Saarinen perse la vita in un tremendo incidente che coinvolse più piloti nel corso della gara della 250cc valida per il Gran Premio delle Nazioni del 1973 in quel di Monza. Una caduta in cui perse la vita anche Renzo Pasolini, secondo nell’annata precedente nella classe 250cc alle spalle di Saarinen. Il finlandese approdò nella classe regina dopo aver dominato nella classe 250cc a livello mondiale e aver vinto anche cinque gare in 350cc. Avremmo visto spesso questo fenomeno impegnato sui circuiti britannici dove ebbe la meglio di piloti come Barry Sheene a Mallory Park, Silverstone e anche sul circuito di Scarborough Road. Aveva bisogno di denaro per finanziare le sue gare a livello mondiale e siamo stati fortunati nel trovare degli organizzatori con la lungimiranza di pagarlo.
La stagione di esordio di Saarinen in 500cc fu sensazionale. Dopo aver vinto la gara della 250cc sul circuito francese del Paul Ricard, ebbe la meglio della MV Agusta di Phil Read per ben 15 secondi all’esordio in 500cc. A Salisburgo quasi raddoppiò quel margine di vantaggio, mettendosi alle spalle il suo compagno di box in Yamaha, Hideo Kanaya. Prima aveva vinto la gara della 250cc. Sembrava che nella successiva gara all’Hockenheim avrebbe fatto tripletta, ma dopo una terza vittoria in 250cc, la catena della sua Yamaha si ruppe nella gara della 500cc mettendo così fine alla sua striscia di successi.
Arrivò a Monza per il quarto appuntamento della stagione insieme a sua moglie Soili andando a caccia di una nuova doppietta. Nel corso del primo giro della gara della classe 250cc in 15 caddero al Curvone a causa dell’olio presente sull’asfalto dopo la precedente gara della 350cc. Una grande nube nera si alzò sopra il Curvone e lentamente i piloti tornarono verso la partenza. Saarinen e Pasolini non fecero ritorno. Non sapremo mai come sarebbe terminato il suo percorso nel Campionato del Mondo. Sono semplicemente grato di quanto io sia stato fortunato nel vedere in azione un vero campione.
Grazie, Jarno, non lo dimenticherò mai.