Assolo di Martin nella Tissot Sprint di Buriram: Bagnaia perde punti

Musiche diverse, quelle ascoltate da Jorge Martin e Brad Binder nella Tissot Sprint del Gran Premio OR della Thailandia. 

Lo spagnolo del team Prima Pramac Racing, impegnato in 13 giri in fuga dopo essere scattato dalla pole position, ha avuto nelle orecchie il suono solitario della sua GP23, da solo dalla prima curva alla bandiera a scacchi.

Il portacolori del team Red Bull KTM Factory Racing ha invece trascorso la gara ascoltando il rombo della sua RC16 intrecciarsi con quello della GP22 di Luca Marini: il sudafricano e il pilota del Mooney VR46 Racing Team hanno fatto quasi tutta la gara in tandem, spesso a pochi centimetri l’uno dall’altro. 

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Insieme dalle prime fasi, i due sono stati impegnati in un duello che si è acceso al sesto giro, con un primo attacco di Binder su Marini, che era davanti, alla curva 8. Ma l’italiano ha replicato subito. Il numero 33 ci ha riprovato nella tornata successiva, all’ultima svolta prima del traguardo, mettendosi davanti. Ha poi chiuso le porte all’avversario e resistito fino al finale, quando ha messo un piccolo gap fra sé e l’inseguitore.

Ai piedi del podio Marc Marquez, quarto in sella alla RC213V del Repsol Honda Team dopo una performance in crescendo. Stabilizzatosi in sesta posizione a metà gara, ha poi infilato Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) e nell’ultimo giro ha ingaggiato un duello con Aleix Espargaro (Aprilia Racing) che si è risolto all’ultima curva a suo favore. 

Quinto dunque l’ufficiale di Noale davanti al romagnolo e al campione del mondo Francesco Bagnaia, settimo sulla GP23 del Ducati Lenovo Team. Per lui una Tissot Sprint dall’avvio incerto che l’aveva visto scivolare nella zona bassa alla top ten.

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Il leader iridato vede così ridursi da 27 a 18 i punti di vantaggio su Martin in classifica. Lo spagnolo si mette al collo l’oro del sabato per la quinta volta di fila, con una serie iniziata in settembre nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.

Per Binder sfumano definitivamente, invece, le possibilità di mettere le mani sul Mondiale: così dice la matematica. 

Domani la gara: 26 i giri previsti, lo start alle 9 ora italiana. 

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