Duello da spadaccini fra Martin e Bagnaia: lo spagnolo vince, l’italiano scivola quinto

Nella Tissot Sprint di Doha sorpassi e contatti fra i due in ballo per il Mondiale: il numero 89 sul podio con Di Giannantonio e Marini, titolo sempre più in bilico

Un ultimo giro in difesa per entrambi i piloti in corsa per il titolo, nella Tissot Sprint di Lusail: Jorge Martin (Prima Pramac Racing) aveva Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP) alle calcagna, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) doveva arginare Maverick Vinales (Aprilia Racing). 

Hanno avuto la meglio tutti e due, nei rispettivi duelli. Ma sotto la bandiera a scacchi sono stati divisi da quasi quattro secondi: primo lo spagnolo, quinto il campione del mondo in carica. Nel sabato del Gran Premio Qatar Airways del Qatar, penultimo appuntamento iridato del 2023, il vantaggio in classifica dell’italiano viene quindi tagliato a metà, da 14 a 7 punti. Il titolo verrà assegnato a Valencia. 

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Negli undici giri previsti sui 5,38 km di un circuito illuminato a giorno, nella notte mediorientale, lo spagnolo ha raddrizzato un fine settimana iniziato così così: tante le smorfie mostrate nel box durante le prove, il feeling con la GP23 lontano da quello giusto. Ma quando è arrivato il momento di attaccare, il numero 89 l’ha fatto. Commettendo qualche errore, ma portando a casa il risultato.

La sua determinazione si è vista già dal via: scattato dalla quinta casella, alla prima curva è entrato di prepotenza su Bagnaia, partito una posizione più avanti, senza evitare il contatto e prendendosi la terza piazza. 

Nel corso del primo giro l’iberico ha poi commesso qualche sbavatura, scivolando due posizioni più indietro, con Bagnaia e Marc Marquez (Repsol Honda Team) ad approfittarne. Si è rifatto sotto in men che non si dica e nella seconda tornata, quando si è infilato all’interno del numero 1, ha bussato con la carena della sua GP23 sulla spalla dell'italiano, entrando di nuovo in collisione con lui.

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Progressivo poi il recupero sulla coppia di testa, formata da Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team), scattato dalla pole, e Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP), infilati entrambi al quinto giro.

Nel frattempo stava recuperando anche Di Giannantonio, secondo in qualifica ma non efficace in partenza, l’anteriore della sua GP22 per aria. Fuori dalla top 5 nei primi frangenti, il romano si è fatto largo raggiungendo la seconda piazza e ricucendo su Martin, che alla settima tornata aveva circa mezzo secondo di vantaggio. Nell’ultimo giro non è però riuscito a piazzare la zampata decisiva, chiudendo con l’argento al collo. 

Terzo gradino del podio per Marini, davanti ad Alex Marquez e Bagnaia. L’ufficiale Ducati, tallonato da Vinales, nel finale si è riavvicinato allo spagnolo in sella alla GP22, senza però essere abbastanza vicino per attaccare. Ha chiuso a oltre mezzo secondo dalla quarta piazza e si lecca le ferite per i punti persi in classifica. Sfumato per lui il match point, si giocherà il titolo la settimana prossima a Valencia contro un Martin che nella Sprint di Doha non ha concesso nulla. 

Domani un nuovo duello, con la gara al via alle 18 ora italiana: 22 i giri previsti. 

TOP 10

1

Jorge Martin (Prima Pramac Racing)

 

2

Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™)

+0.391

3

Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team)

+2.875

4

Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™)

+3.370

5

Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team)

+3.957

6

Maverick Vinales (Aprilia Racing)

+4.239

7

Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing)

+5.761

8

Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™)

+6.454

9

Augusto Fernandez (GASGAS Factory Racing Tech3)

+8.285

10

Johann Zarco (Prima Pramac Racing)

+8.314


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