Le stelle di Doha illuminano Di Giannantonio: batte Bagnaia, che rischia ma allunga

Nella notte del Qatar un podio monopolizzato dal tricolore e completato da Marini, mentre Martin va in crisi

Scuoteva la testa per il disappunto, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), mentre andava lungo in staccata cercando di riprendere la leadership della corsa appena persa, a tre giri dalla bandiera a scacchi.

Lo stesso movimento del capo, sei minuti più tardi, lo faceva Fabio Di Giannantonio appena tagliato il traguardo del Gran Premio Qatar Airways del Qatar, incredulo dopo aver vinto la sua prima gara nella classe regina. L’italiano del team Gresini Racing MotoGP, che non sa ancora in quale categoria correrà nel 2024 e su quale moto, ha così alzato il trofeo del primo classificato verso il cielo stellato di Lusail, dove i 22 giri della gara, corsa in notturna, hanno restituito l’ennesimo colpo di scena nella corsa al titolo. 

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Già, perché Jorge Martin, vincitore ieri della Tissot Sprint e a -7 dal capoclassifica iridato prima della partenza, ha chiuso decimo dopo una domenica iniziata male e finita peggio.

Lo spagnolo ha compromesso le sue chance dalla partenza, dove il posteriore della GP23 del team Prima Pramac Racing ha vistosamente pattinato facendolo arretrare attorno all’ottava posizione. Il numero 89 ha poi recuperato fino alla sesta piazza, mai troppo incisivo, prima di perdere terreno concludendo la gara a quasi 15 secondi da Di Giannantonio. Il suo ritardo in classifica su Bagnaia è così aumentato a 21 punti.

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Al via lo spunto più brillante era stato proprio dell’ufficiale di Borgo Panigale, che scattava dalla quarta casella, una più avanti rispetto a Martin. La punta del Ducati Lenovo Team si è presentata alla prima curva davanti a tutti e ha guidato la corsa fino a quattro giri dalla bandiera a scacchi, quando Di Giannantonio, l’unico a fotocopiare il passo del campione del mondo in carica, ha fatto la mossa decisiva. 

Una manovra alla quale il numero 1 non si è però arreso. Poche curve più avanti, alla staccata della prima svolta e con tre giri ancora da completare, ha provato a replicare andando però lungo e fuori pista. Sotto il traguardo, il suo gap dal numero 49 è stato di oltre due secondi e mezzo.

Terzo, a completare un podio tutto italiano, il poleman Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team), l’unico fra i piloti di vertice a scegliere la mescola morbida all’anteriore. Secondo nelle fasi iniziali, è scivolato al quinto posto ma ha saputo reagire risalendo e battendo in volata Maverick Vinales (Aprilia Racing), partito dall’ottava casella dello schieramento.

Quinta posizione per Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), sesto Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) e settimo Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™). Per il francese una gara in rimonta iniziata dalla tredicesima posizione della griglia. Gara simile per Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), partito e arrivato alle spalle del transalpino. 

Archiviato il penultimo appuntamento dell’anno, il circus iridato si sposta a Valencia per il gran finale del 2023, in programma nel prossimo fine settimana e con il titolo ancora in bilico. Pallottoliere alla mano, Bagnaia potrebbe diventare matematicamente campione del mondo già sabato, al termine della Tissot Sprint. Ma tutto può succedere.

Top 10

1 Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™)  
2 Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) +2.734
3 Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) +4.408
4 Maverick Vinales (Aprilia Racing) +4.488
5 Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) +7.246
6 Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) +7.620
7 Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) +7.828
8 Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) +8.239
9 Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) +11.509
10 Jorge Martin (Prima Pramac Racing) +14.819


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