Un Bagnaia in forma strepitosa e un Martin forse ancora incompleto ma non per questo fuori dai giochi, in sella a moto simili a quelle affidate a un Alex Marquez pericoloso (soprattutto per il fratello Marc) e un Di Giannantonio rivelazione, in cerca di conferme.
Questo lo scenario tratteggiato a sette giorni dall’inizio del primo GP dell’anno dal cinque volte iridato Jorge Lorenzo, durante lo show 'The Big 2024 Preview', che ha coinvolto i reporter di motogp.com Jack Appleyard e Matt Birt.
L'uomo da battere
L’analisi dello spagnolo inizia dal campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia, in vetta sia nei test di Sepang che a Lusail sulla GP24 del Ducati Lenovo Team.
Il cinque volte iridato vede delle somiglianze, fra lui e l’attuale numero 1: “È come un robot, lo ero anche io”. Nel dettaglio, l’italiano sarebbe uno di quei piloti che “hanno bisogno che tutto sia perfetto, per sentirsi forti. Quando poi succede, sono imbattibili. I due titoli vinti lo hanno fatto credere molto di più in se stesso e ora la sua fiducia è alle stelle”.
Ci sono poi da considerare gli aspetti tecnici: “Conosce perfettamente la moto, perché ci corre dal 2019 e ha partecipato al suo sviluppo, che si è basato sulle sue osservazioni, assecondando il suo stile di guida”.
Dal punto di vista mentale, poi, nei test Bagnaia ha dimostrato “che è ancora il migliore, il numero uno”. Il messaggio, per chi vorrà dargli del filo da torcere, è chiaro. I rivali non avranno vita facile: “La sua strategia è stata perfetta”.
L’iberico indica insomma l'ufficiale Ducati, che ha appena annunciato il rinnovo con Borgo Panigale per altri due anni, come “il favorito”.
Il rivale più tosto dell'anno scorso
Che dire invece del vice campione, Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che nel 2023 si è giocato il titolo fino all’ultimo?
Lorenzo vede in lui un pilota maturato, ma non ancora completo: in alcuni frangenti della scorsa stagione è apparso “emotivo o un po' troppo sicuro di sé. Per esempio in Indonesia, quando è caduto mentre era in testa con tre secondi di vantaggio. Deve trovare un modo per stare più calmo e non essere così focoso, perché un piccolo errore può costare molti punti e compromettere il campionato”.
I fratelli Marquez in casa Gresini
L’attenzione di Lorenzo si è posata anche su Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™): è opinione diffusa che suo fratello Marc “sia un po' più veloce e talentuoso, ma quando Alex si sente forte è in grado di fare ottime gare e lottare per vincere, salire sul podio o siglare una pole. Conosce la moto più di Marc” ed è inoltre “più giovane, quindi il suo margine per migliorare forse è un po' più alto di quello del fratello”.
La situazione, nel box della realtà di Faenza, sarà interessante. “In alcune piste Alex potrebbe rendere la vita difficile per Marc”, che ha lasciato una Honda poco performante per salire su una Ducati abituata alle zone alte delle classifiche: “Forse non la migliore perché è la versione 2023 e sembra che la 2024 sia migliorata molto”, puntualizza lo spagnolo.
One before 🛌 pic.twitter.com/X49K9F4JIc
— Gresini Racing (@GresiniRacing) February 19, 2024
La rivelazione
L’ultimo a finire sotto i raggi-x di Lorenzo, a parte un Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) che nei test ha ben figurato e si “sentirà meglio” dopo essere stato bersagliato dagli infortuni nel 2023, è Fabio Di Giannantonio, che l’anno scorso ha vinto la sua prima gara a Lusail proprio con i colori Gresini Racing MotoGP™. Quest’anno il romano fa parte del Pertamina Enduro VR46 Racing Team: “È stata una delle sorprese più grandi, se non la più grande, dell'anno scorso. Nessuno si aspettava che fosse in grado di vincere una gara come ha fatto in Qatar, forse nemmeno lui. La sua progressione da metà stagione in avanti è stata incredibile. È entrato in sintonia con la moto e i suoi risultati sono migliorati giorno e notte”.