La MotoGP™ nel Bel Paese: chi si farà valere al Mugello?

Bagnaia ha rovinato la festa agli spagnoli vincendo due volte a casa loro, a Jerez e Barcellona: si vendicheranno in Italia?

A Barcellona, meno di una settimana fa, le star della MotoGP™ hanno dato spettacolo regalando rimonte furibonde e colpi di scena, alternando sorpassi effettuati con precisione chirurgica a errori grossolani. Nemmeno il tempo di riprendere il fiato, che all’orizzonte spunta il Gran Premio d’Italia Brembo: l’appuntamento tricolore concluderà la prima ‘doppietta’ del 2024, con due gare in altrettante settimane. 

Alla guida del campionato c’è Jorge Martin (Prima Pramac Racing), seguito dal campione del mondo Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) e da Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™). Sono tutti in sella ai prototipi di Borgo Panigale, da dove si attende una notiziona: l’annuncio del secondo pilota del team ufficiale per il 2025, di fianco al già confermato Bagnaia.  

Domenica scorsa al Montmelò la sfida è stata proprio fra Martin e l’italiano, che il giorno prima nella Tissot Sprint aveva gettato alle ortiche la vittoria cadendo a meno di un giro dalla fine, mentre era in testa. Al Mugello l’ufficiale del marchio emiliano ha vinto sia nel 2022 che nel 2023. Nel mirino, ha il bersaglio grosso. 

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Martin in Catalogna ha corso con la testa, sia sabato che domenica, proteggendo il vantaggio in campionato, ora a +39. Al Mugello l’iberico potrebbe subire il fascino di una tentazione grossa: vincere a casa di Bagnaia, che negli ultimi tre appuntamenti corsi in Spagna ha sempre negato il gradino più alto del podio ai piloti di casa, incluso il numero 89. 

Passando a Marc Marquez, la prima cosa che dovrà fare sarà azzeccare le prove: accedere alla Q2 per poter partire davanti, se vuole puntare alla vittoria, sarà fondamentale. In Francia è arrivato vicino al successo nonostante un avvio dalla 13esima casella della griglia, ma in Catalogna, dove non ha superato la Q1, le cose sono state più complicate con un distacco di una decina di secondi dal primo.

Al Mugello il numero 93 ha ricordi dolceamari: ci ha raccolto dei bei risultati, ma è anche la pista in cui aveva annunciato lo stop necessario, qualche anno fa, per sistemare il braccio destro strapazzato nel 2020 a Jerez, dov’era iniziata una fase tormentata della sua carriera, che adesso sembra però alle spalle. 

Gli eroi di casa

Oltre a Bagnaia, gli italiani che suoneranno la carica saranno diversi. A partire da Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), che a Barcellona ha vissuto una domenica di protesta contro i commissari sportivi. C’è poi Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team): dopo aver brillato a Jerez, è in cerca di nuova luce. Il suo compagno di squadra, Fabio Di Giannantonio, in classifica è messo meglio e a Barcellona ha chiuso quinto. 

In cerca di un risultato in grado di far impennare la stagione, inoltre, Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing) e Luca Marini (Repsol Honda Team). Fra loro si potrebbe inserire Alex Marquez, che ha il passaporto spagnolo ma corre per una realtà italiana, il team Gresini Racing MotoGP™.

Appuntamento di casa anche per Aprilia, che secondo le parole di Massimo Rivola è al lavoro, sul fronte del mercato, per far salire un italiano sulla RS-GP dalla prossima stagione. Al momento il team ufficiale si affida a due spagnoli, con Aleix Espargaro (Aprilia Racing) che a Barcellona, dopo aver annunciato il ritiro a fine stagione, ha vinto la Sprint scattando dalla pole position. Il suo compagno di squadra, Maverick Vinales, cercherà di affermarsi come il migliore del box. Mentre in casa Trackhouse Racing, struttura satellite del reparto corse di Noale, il morale è alto dopo la competitività mostrata in Catalogna da Raul Fernandez, partito dalla prima fila e sesto domenica, caduto nella Sprint mentre era in testa. In pista ci sarà una RS-GP in più del solito, con il tester Luca Savadori nella mischia come wildcard. Sarà impegnato inoltre, insieme a tutti gli altri, nei test ufficiali in programma lunedì. 

Missione possibile

KTM e GASGAS al Mugello dovranno riscattare un fine settimana iniziato con buone sensazioni ma finito con in mano un pugno di mosche. O quasi. In Catalogna Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3) è salito sul podio della Sprint ed è stato veloce, ma in gara è caduto mentre inseguiva il leader da vicino, commettendo il secondo errore domenicale consecutivo dopo Le Mans. Il rookie l’anno scorso in Moto2™ aveva vinto, come anche nel 2022. Per lui quella del GP d’Italia sarà l’ultima occasione per diventare il più giovane pilota di sempre a firmare una pole position della classe regina, a 20 anni e qualche giorno. 

Finito nella ghiaia nella Sprint del Montmelò mentre era primo, Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) domenica si è preso qualche punto e proverà a ripetere quanto di buono ha mostrato nell’avvio di stagione in Qatar, dov’era stato fra i migliori. Al Mugello nel 2023 aveva fatto registrare il record di velocità massima: mai nessuno come lui. 

Il marchio austriaco schiererà anche Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) e Augusto Fernandez (Red Bull GASGAS Tech3): vengono entrambi da periodi sottotono e sono in cerca di un’inversione di rotta. In pista ci sarà anche la RC16 del tester Pol Espargaro, impegnato come wildcard.

A caccia di progressi

L’ultima esperienza di Yamaha e Honda al Mugello è abbastanza fresca: ci hanno girato, per dei test, prima del GP di Barcellona. Proprio in Catalogna, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) e il compagno di squadra Alex Rins hanno utilizzato una nuova aerodinamica promossa sul tracciato toscano, dove potrebbero avere un piccolo vantaggio. Nello scorso fine settimana lo spagnolo era entrato direttamente in Q2. In gara è invece andato meglio il francese, finito nella top ten. 

Honda si affiderà al plotone formato da Marini e Joan Mir (Repsol Honda Team), insieme a Johann Zarco (CASTROL Honda LCR) e Takaaki Nakagami (IDEMITSU Honda LCR). Per ognuno di loro la voglia di affermarsi come il migliore, in sella alla RC213V, sarà tanta. Al contempo, dovranno lavorare per raccogliere informazioni preziose e portare avanti lo sviluppo, alla ricerca di competitività. 

Questa dunque la situazione a pochi giorni dal Gran Premio d’Italia Brembo, al quale la MotoGP™ arriva con un record: dal 2002, cioè dall’era a quattro tempi, il distacco medio fra i primi due classificati nelle prime sei gare dell’anno non era mai stato così basso. È di 1,083 secondi. Un’ottima premessa, per un fine settimana avvincente.  

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