“C'è qualcosa dietro alle mie cadute"

Chi fa mea culpa, chi suona arrogante e chi si è ripreso da un fine settimana iniziato storto: voci e interviste dal GP della Germania 2024

Simpatie fra piloti, errori misteriosi, rimonte pazzesche, soddisfazioni familiari e resoconti dolceamari. 

C'è questo sullo sfondo di alcune fra le dichiarazioni più interessanti rilasciate prima, durante e dopo il Gran Premio Liqui Moly della Germania. 

Eccole in carrellata. 

Quartararo chiama Oliveira

Confermato ad Assen il cambio di marchio del team Prima Pramac Racing, che dal 2025 lascerà la Ducati per proseguire con Yamaha, per il marchio dei tre diapason si è aperta la caccia ai due piloti da affidare alla struttura satellite di base in Toscana. 

Uno dei nomi circolati è quello di Miguel Oliveira (Trackhouse Racing): il suo arrivo piacerebbe in particolare a Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), interrogato a proposito al Sachsenring.

“È uno dei miei migliori amici in MotoGP™”, le parole del francese. “Sta facendo un ottimo lavoro, soprattutto oggi. Penso sia un pilota di grande esperienza”. Ha infatti già corso con due marchi, KTM e Aprilia. “Ha vinto diverse gare, quindi può essere ottimo per il progetto".

L’errore fatale visto da Martin

Caduto a due giri dalla bandiera a scacchi del Gran Premio della Germania mentre era in testa con circa un secondo di vantaggio sul primo degli inseguitori, Jorge Martin (Prima Pramac Racing) si è poi tolto la tuta e ha affrontato i microfoni per raccontare cos’è successo. 

“Questo è un giorno molto importante nella mia carriera, perché da episodi come questo dovrò imparare. Le cadute che ho avuto qui, a Jerez e al Mugello sono identiche”.

Perché è finito a terra? “C’è qualcosa, forse nel mio stile. Non saprei. Oppure nella mia testa. Ma non so cosa”.

“C'è qualcosa dietro alle mie cadute. Devo prendermi il tempo necessario per analizzare cos’è successo, imparare e rialzarmi".

La rimonta del maestro

Giovedì scorso Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™) si è presentato al Sachsenring tra i favoriti, soprattutto alla luce degli 11 successi già raccolti sul tracciato tedesco nelle diverse classi. 

Il giorno dopo, però, le cose si sono complicate quando è volato via a quasi 200 km/h, alla curva 11. Ne è uscito con una frattura all’indice della mano sinistra e dei problemi alle costole, sul lato destro. 

In qualifica non ha superato la Q1, con l’ultimo time attack compromesso dalla wildcard Stefan Bradl, in pista a bassa velocità sulla RC213V dell’HRC Test Team.

Partito quindi tredicesimo, l'otto volte campione del mondo domenica ha fatto faville rimontando fino al secondo posto.  

"Una gara incredibile”, ha commentato a caldo. “Non mi aspettavo di finire sul podio”.

A giocare un ruolo chiave, le condizioni fisiche: “Oggi, quando mi sono svegliato, mi sentivo meglio. Sono entrato nel box e l’ho detto alla squadra, aggiungendo che così potevo guidare in modo aggressivo. Come so fare”.

Il sabato, invece, era stato frenato dagli acciacchi: “Dovevo essere fluido”.  

Domenica indimenticabile

Non si vedevano due fratelli sul podio della classe regina dal GP di Imola del 1997, quando sopra le teste di Nobuatsu e Takuma Aoki sventolavano due bandiere giapponesi. 

In Germania, Marc e Alex Marquez hanno ripetuto l’impresa. La parola al più grande dei due. 

"Mi sento come se avessi vinto. È questa la sensazione. Sono felicissimo di condividere il podio con mio fratello”.

“È una giornata che non dimenticherò mai. Sarà difficile ripetere qualcosa del genere in futuro".

“È una bella giornata anche per mio padre e mia madre. Per loro come per tutta la famiglia Marquez Alenta”.

Un rookie contento a metà

Dopo le prime tre gare del 2024, nelle quali ha lottato con i big raccogliendo due podi, il nome di Pedro Acosta (Red Bull GASGAS tech3) è stato spesso associato al termine “fenomeno”. 

Poi qualche alto e basso, con dei piazzamenti nei primi tre nelle Tissot Sprint di Jerez, del Mugello e di Barcellona.

Cosa ne pensa il diretto interessato della prima metà della sua prima stagione in MotoGP™?

"Non sono abbastanza soddisfatto. Siamo consapevoli di cosa possiamo ottenere. Si poteva fare meglio, o all’opposto, peggio. Penso sia stata una prima parte di stagione a metà strada, si poteva fare di più. Può suonare arrogante, ma è quello che penso”. 

“Molte cose possono essere migliorate. Sarebbe stato meglio se non fossi caduto a Barcellona e Assen. Ma sono errori che ci possono stare. Dai quali devo imparare”.

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