#TheRematch: un riassunto con gli alti e bassi dei due protagonisti

A un paio di round dalla fine del campionato MotoGP™, Martin e Bagnaia sono separati da 17 punti: la sfida è più accesa che mai

Giornate di gloria nelle quali sono sfrecciati sotto la bandiera a scacchi davanti a tutti e hanno festeggiato come non mai. Altre in cui le cose sono andate diversamente e l’epilogo si è consumato in un angolino, dove si sono leccati le ferite. 

Gioie e dolori, tonfi e trionfi. Le stagioni dei due protagonisti della corsa al titolo 2024 della MotoGP™, Jorge Martin (Prima Pramac Racing) e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), hanno visto entrambi sulle montagne russe. Quella che va verso la conclusione è stata un'annata all’insegna dell’equilibrio, se si guarda la classifica, con la coppia mai troppo distante mentre affrontava i circuiti più prestigiosi del mondo. 

Tante le prestazioni da incorniciare, ma anche le battute d’arresto. Ora, per il penultimo atto del campionato, la bagarre si sposta a Sepang, dove le due star dovranno dare tutto mantenendo al contempo i nervi saldi. Hanno molto da perdere, ma anche da guadagnare. In attesa di capire come si evolveranno le cose, ecco una piccola finestra sul percorso che li ha portati fin qui. 

#TheRematch: defining moments from the title fight so far
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La stagione del leader

Con 453 punti, in testa c’è Martin. Il suo bottino ha incluso tre vittorie domenicali, sei ori nelle Tissot Sprint e un totale di 14 podi. Qualche sbavatura c’è stata: nel sabato pomeriggio del Mugello, per esempio, quando è finito a terra. Un errore simile l’ha poi commesso in Indonesia. L’iberico ha assaggiato l’asfalto anche durante alcune gare clou: è successo in Spagna e in Germania. In entrambi i casi, ha sbagliato mentre era in testa. C’è stato poi l’episodio di Misano: nel GP di San Marino è rientrato ai box per salire sulla moto equipaggiata con le rain appena è apparsa una pioggia che però è subito cessata. Gli altri sono rimasti in pista con gli pneumatici giusti, da asciutto, e lui ha masticato amaro.

La classifica di Bagnaia

Bagnaia ha 17 lunghezze di ritardo dal rivale. Si trova infatti a quota 436, dopo 18 round che hanno avuto un andamento diverso rispetto a quello del numero 89. L’italiano di domenica è salito sul gradino più alto del podio per nove volte, di cui quattro consecutive. Ma è caduto in Portogallo, ad Aragon e nel GP dell’Emilia-Romagna. Di sabato ha incassato degli zero in Spagna, Francia, Catalogna e Gran Bretagna. 

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Il campionato è equilibratissimo: nell'ultimo GP si deciderà chi verrà incoronato campione del mondo 2024

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La settimana scorsa, in Thailandia, i due sono stati sempre ai vertici o lì vicino. Sabato è stato Martin a brillare: s'è messo al collo l’argento, con Bagnaia a chiudere il podio e pronto a rispondere domenica con una vittoria ottenuta proprio davanti allo spagnolo. 

Sepang cruciale

Ora, a due GP dalla conclusione del campionato, ciascuno dei due può mettersi in saccoccia un massimo di 74 punti. La metà, 37, saranno sul piatto già a Sepang per il diciannovesimo atto della stagione. Il Gran Premio Petronas della Malesia si presenta così come un appuntamento da non perdere: in pista non ci saranno solo rumore e spettacolo, ma anche strategie, equilibri e altri dettagli da tenere in considerazione sullo sfondo di una corsa al titolo da pelle d’oca che potrebbe vedere Martin chiudere i giochi con un round di anticipo. Ci riuscirà?