Dopo il Gran Premio, una scia di parole. Per festeggiare, analizzare e puntualizzare, facendo un bilancio di quanto successo e pensando già al prossimo round.
Sventolata a Buriram la bandiera a scacchi del primo appuntamento del calendario 2025, i piloti hanno affrontato i microfoni parlando di emozioni e prestazioni. Ecco una selezione delle dichiarazioni più interessanti rilasciate domenica scorsa in Thailandia.
Marc Marquez (Ducati Lenovo Team)
Lo spagnolo, sei volte campione del mondo della classe regina, ha aperto la stagione col botto: “Iniziare questo nuovo viaggio con il Ducati Lenovo Team con una pole position e una doppia vittoria è incredibile. Insieme a mio fratello, poi, siamo finiti primo e secondo in MotoGP, la massima categoria, con dei piloti fortissimi. Manca solo Martin. Beh, non si può ottenere più di così”.
Per i Marquez Bros, un risultato senza precedenti: “A livello di emozioni, è incredibile. Vivo un sogno. Con la tv spagnola facevo fatica a parlare. Questa è la MotoGP, il top. Certo, Alex penserà che la prossima volta sarebbe meglio finire a posizioni invertite”.
“Due Marquez in vetta al campionato. Non posso nemmeno immaginare le emozioni che stanno provando nostro padre e nostra madre. E poi il nonno e la nonna, che sono in cielo”.
Oltre a descrivere le proprie sensazioni, lo spagnolo si è soffermato per descrivere la mossa che nella prima metà di gara ha sorpreso tutti. Mentre sembrava in fuga, ha rallentato e si è fatto sorpassare dal fratello Alex: “I primi due giri mi sentivo tranquillo e veloce. Guidavo bene. Poi ho notato che la pressione degli pneumatici era troppo bassa. Per un paio di passaggi ho provato a frenare più forte, per vedere se risaliva, ma non è successo. Così ho deciso di aspettare Alex”.
Il numero 93 si è così messo in seconda posizione, in scia al fratello: “Ho contato i giri, sapendo che ne avevo solo tre di margine. Sono rimasto dietro di lui fino a tre giri dalla fine. Poi l’ho attaccato”.
Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP)
Anche il numero 73 ha parlato della fase in cui il vincitore del Gran Premio ha rallentato: “All’inizio ho pensato che ci fosse una bandiera rossa. Ero a centro curva e non la vedevo. Poi ho pensato che forse aveva un problema”.
“Ho ipotizzato che la pressione della sua gomma anteriore era scesa e la voleva scaldare”.
Quindi un commento sui livelli in campo: “Siamo ancora un po' indietro rispetto a Marc e Bagnaia. Ma questo risultato ci dà una buona base. Dobbiamo continuare a lavorare così”.
Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team)
Terzo al traguardo, l'italiano ha reso onore al vincitore riconoscendone la superiorità: “Penso che Marc abbia giocato un po' con noi oggi”.
L'ufficiale di Borgo Panigale ha fatto notare un dettaglio: “Quando ha deciso di andare in fuga mi ha dato 2,3 secondi in tre giri. Era molto più veloce. Devo migliorare, capire meglio quello che fa Marc e colmare il divario. I prossimi due o tre fine settimana saranno molto buoni sia per lui che per Alex. Dovrò essere più vicino”.
Ai Ogura (Trackhouse MotoGP Team)
Per il giapponese in sella all'Aprilia, campione del mondo in carica della classe di mezzo, un fine settimana in cui è stato al livello dei big della massima categoria. Nelle prove si è guadagnato l'accesso diretto alla Q2, mentre nella Tissot Sprint di sabato ha chiuso quarto alle spalle di Bagnaia: “Cercavo di fare come lui. Stargli dietro per 13 giri è stato davvero prezioso. Ho imparato a essere pulito”.
Sul fine settimana: “Da venerdì ho spinto sempre un po’ di più, gradualmente. In qualifica guadagnavo molto in frenata e ho fatto un bel giro”.
Domenica ha chiuso quinto: “Pensavo che gli altri avrebbero guidato in modo molto più aggressivo, invece erano fluidi, puliti. Ho guidato così, quindi. E ne sono contento”.
Marco Bezzecchi (Aprilia Racing)
Per il riminese, alla sua prima stagione con il team ufficiale di Noale (dov'è compagno di squadra del campione del mondo in carica Jorge Martin, fuori per un infortunio), un fine settimana nel quale ha avuto conferma del suo principale punto debole: "Più o meno mi aspettavo di iniziare la stagione proprio così, né meglio, né peggio. A essere sincero, avrei voluto fare meglio in qualifica. Nei time attack non sono il migliore. Non ne ho provati molti nella fase precampionato, perché avevo molte parti da testare e mi sono concentrato su quelle, non sul giro secco. Penso quindi di pagare un po’ questa dinamica. È l'aspetto in cui devo migliorare di più”.
“Nei frangenti in cui serve guidare d'istinto, nei time attack, sono abituato a fare come negli anni passati e la moto non sempre mi asseconda”.
Jack Miller (Prima Pramac Yamaha)
L'australiano, alla sua prima uscita sulla M1, nelle prime fasi del Gran Premio è stato in ballo per il quinto posto. Ha poi chiuso ai piedi della top ten.
“Ho avuto un problemino con la carenatura attorno all'ottavo giro, quando ho perso contatto col gruppo di testa. Una delle clip si è staccata e ha iniziato a muoversi. L’aerodinamica di questi tempi è essenziale, per aiutare a girare la moto. Ad alta velocità la cosa peggiorava e mi sono innervosito”.
“Cercavo di tenerla buona, per quanto possibile. Buttava un gran caldo, sul braccio e le gambe”.
“Ho stretto i denti e tenuto duro. Alla fine abbiamo portato a casa qualche punto”.
Heartbreak for @37_pedroacosta 💔 But it's not over yet for the Spaniard! #ThaiGP 🇹🇭 pic.twitter.com/EaprfoGAV3
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) March 2, 2025
Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing)
Per l'iberico in sella alla RC16 una domenica amara, nella quale è caduto: “Sembra che quest'anno sia molto facile che il posteriore si alleggerisca troppo. Mi è successo mentre ero dietro a Bezzecchi. Sono andato un po’ largo, senza aderenza dietro, poi l’ho persa davanti. Dobbiamo capire bene come funziona questa moto. Ci manca ancora qualcosa”.
What a RACE 🤯 Let's take a look at the Top 10 riders of this Grand Prix 🏍️💨#ThaiGP 🇹🇭 pic.twitter.com/1L0i2PWcn0
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) March 2, 2025
Joan Mir (Honda HRC Castrol)
Anche il numero 36 ha vissuto una giornata complicata. Ma vede il bicchiere mezzo pieno: “In questo momento non possiamo lottare con le Ducati, ma con gli altri sì. In questa gara l’abbiamo dimostrato. Questo mi dà fiducia per la prossima gara. Spero che riusciremo a trovare una soluzione al problema del caldo. È stata dura”.