Ad alcuni ha dato e ad altri ha tolto, la domenica di Silverstone.
Chiedetelo a Fabio Quartararo. In testa al Gran Premio Tissot del Regno Unito con oltre quattro secondi di vantaggio, al dodicesimo dei 19 giri in programma il francese del team Monster Energy Yamaha MotoGP™ ha parcheggiato la sua M1 a causa di un problema tecnico. Amareggiato, s'è messo in ginocchio e ha colpito con un pugno l’asfalto.
Chi invece le sue mani le ha alzate al cielo, superata la bandiera a scacchi, è stato Marco Bezzecchi, promosso in prima posizione proprio dal forfait della Yamaha. Il romagnolo del team Aprilia Racing è stato autore di una gara in rimonta iniziata dalla decima casella della griglia. Quando ha preso il comando della gara era secondo con un discreto margine su Johann Zarco (Castrol LCR Honda), reduce dalla vittoria ottenuta due settimane fa a Le Mans. Il francese ha così chiuso la seconda gara di fila sul podio, mostrando spesso gli artigli. Nel round di Silvestone ha messo a segno due sorpassi all’esterno alla curva 15, uno su Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP) e l’altro su Jack Miller (Prima Pramac Yamaha MotoGP).
Due partenze
Sul podio di Silverstone, insieme a Bezzecchi e Zarco, c’è salito Marc Marquez (Ducati Lenovo Team), terzo e inserito nella lista dei ’graziati’. Poco dopo le 14 ora italiana, quando il GP era appena partito, è caduto mentre era in testa. La sua domenica sarebbe stata compromessa, se non fosse stato per le bandiere rosse esposte pochi secondi dopo per la presenza di olio in pista a causa di un incidente che aveva coinvolto due piloti.
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Il leader iridato ha così potuto prendere il suo posto in griglia nella seconda partenza (con la distanza di gara ridotta da 20 a 19 giri), così come fatto dal fratello Alex, caduto pochi metri dopo il via iniziale mentre era al comando.
Nella domenica di Silverstone il numero 73 è finito quinto alle spalle di Franco Morbidelli (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), coinvolto insieme ad Aleix Espargaro (Honda HRC Test Team) nell’episodio che aveva portato alle bandiere rosse. Ripartito anche lui al secondo via, il numero 21 si è giocato l’ultimo gradino del podio fino al passaggio finale. La sua lotta con Marc Marquez (risalito dopo un errore che in apertura l’aveva visto finire fuori pista) è stata rovente, con diversi sorpassi: l’italiano ci ha provato per l’ultima volta a tre curve dalla bandiera a scacchi, infilandosi all’interno in una staccata, ma è finito fuori traiettoria e perso slancio, cedendo la terza piazza al fotofinish.
La domenica di Bagnaia
Sesto al traguardo Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing), settimo Miller, che nei primi giri ha occupato la seconda posizione dietro a Quartararo. A seguire Luca Marini (Honda HRC Castrol), Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP) e Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), che ha chiuso la top ten. Al termine della gara però Marini vede sfumare l'ottavo posto in quanto viene penalizzato di 16 secondi per una pressione dei pneumatici non regolamentare. Decimo posto - dietro ad Aldeguer e Di Giannantonio - pertanto per Mir che precede Maverick Viñales (Red Bull KTM Tech3), Raul Fernandez (Trackhouse MotoGP Team), Alex Rins (Monster Energy Yamaha MotoGP), Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) e Marini.
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Un’altra domenica nera infine per Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), efficace in apertura ma finito fuori pista come Marquez al secondo giro dopo la ripartenza. Ha poi perso terreno e al quarto passaggio è finito a terra.
La corsa al titolo MotoGP
Nella classifica generale Marc Marquez allunga sul fratello Alex portandosi a +24. Bagnaia, terzo, ha 72 lunghezze di ritardo.
QUI LA CLASSIFICA DEL GP DEL REGNO UNITO