A pochi giorni dall’ottavo round del 2025, che si svolgerà sul circuito spagnolo di Aragon, ecco cinque appuntamenti nei quali la MotoGP™ ha regalato spettacolo al MotorLand. Con la pioggia o sull’asciutto, in volate a due oppure allargate, le domeniche di spettacolo sono state tante. Di seguito i video delle principali, disponibili in versione integrale e gratis.
2014, vince Lorenzo
Ad Aragon piove poco. Ma nel 2014 è successo e l’acqua è stata protagonista, nella gara della classe regina, con le condizioni di bagnato a influenzare i valori in campo. Sul podio, a sorpresa, è salito infatti Aleix Espargaro, in sella a una moto che rientrava nella categoria “Open”, affiancata alla MotoGP e dalle prestazioni sulla carta più modeste. La vittoria a Jorge Lorenzo sulla Yamaha, con il terzo gradino del podio occupato da Cal Crutchlow in sella alla Ducati. A terra tre big: Marc Marquez, Dani Pedrosa e Valentino Rossi.
2015, che bagarre tra Pedrosa e Rossi
Un altro trionfo di Lorenzo, mentre dietro di lui Pedrosa e Rossi erano protagonisti di un duello da antologia. A spuntarla è stato lo spagnolo, che ha così privato di qualche punto l’italiano, a caccia del decimo titolo in una stagione dal finale accesissimo e controverso.
2018, lotta a quattro
A giocarsela ben quattro piloti: insieme alla coppia in sella alle Suzuki, formata da Alex Rins e Andrea Iannone, c’erano Marc Marquez e Andrea Dovizioso, che si giocavano il titolo. Ad avere la meglio è stato il numero 93, che ha raccolto il suo quarto successo sul tracciato spagnolo.
2021, Bagnaia rompe il ghiaccio
La prima vittoria di Francesco Bagnaia in MotoGP, ottenuta al termine di un duello durato fino agli ultimi metri con Marc Marquez, in quel periodo in Honda. Dopo aver rotto il ghiaccio, l’italiano ha totalizzato finora 30 successi nella classe regina.
2022, il ruggito di Bastianini
Un confronto tutto italiano nel quale Bagnaia se l’è dovuta vedere con Enea Bastianini. Entrambi in sella alle Ducati: ufficiale per il piemontese, affidata a un team indipendente quella del romagnolo, targato Gresini Racing. A essere decisiva una manovra all’ultimo giro con la quale il riminese ha strappato la prima posizione al connazionale, mantenendola fino alla bandiera a scacchi. Il divario fra i due: 42 millesimi.