Come si può essere fratelli e avversari? Rispondono i fratelli Marquez

Marc e Alex, che guidano la classifica generale della MotoGP™, protagonisti di un servizio della CNN sulla loro vita fuori e dentro il paddock

“Parliamo delle sensazioni che proviamo sulla moto, anche se abbiamo stili di guida diversi. E poi lui ha la sua strategia e lavora con il suo capotecnico, io faccio altrettanto nel mio box. Lui prova una cosa, io un’altra. Alla fine, i tempi sul giro sono molto simili”.

Parole di Marc Marquez (Ducati Lenovo Team), queste, riferite alle routine che caratterizzano i suoi fine settimana di gara insieme al fratello Alex. Al rapporto fra i due, che nella classifica generale della MotoGP™ a metà campionato occupano il primo e secondo posto, l’emittente CNN ha dedicato un approfondimento nel quale parlano di legami e di battaglie, rispetto, dinamiche personali e professionali. 

Rivali sportivi, i due sono molto vicini, come confermato dal padre Julia: “Il loro rapporto a livello personale è ottimo”. E lui, presenza fissa nel paddock, come si comporta? “Non mi immischio”, dice riferendosi alle dinamiche tra i fratelli. “Lontano dalla pista però è diverso, perché posso comportarmi come un papà”.

“Oggi ci siamo divertiti insieme nel motorhome”, prosegue Marc in un commento rilasciato al Mugello, durante il GP d’Italia. “Abbiamo fatto una siesta insieme prima della seconda sessione di prove libere, discutendo delle sensazioni sull’anteriore”.

I fratelli Marquez, che nel 2024  facevano coppia nello stesso box, quello del team Gresini, in sella alle Ducati GP23, quest’anno hanno entrambi cambiato moto. Marc, passato alla squadra ufficiale di Borgo Panigale, è in sella alla GP25. Mentre Alex, rimasto con la realtà di Faenza, ha la versione della stagione scorsa, la GP24. 

“Ho trovato questa moto facile da subito”, il commento di Alex, che in effetti quest’anno ha fatto un notevole passo avanti nelle prestazioni. “È adatta al mio stile di guida”.

“Io e Marc provenivamo dalla versione 2023, che era davvero difficile da guidare. Era un incubo, in entrata di curva”.

Cosa succede a un pilota quando vive difficoltà come questa? “Quando sei in sella e pensi troppo, sei lento. Se invece la moto non ti richiede di cambiare il tuo stile di guida”, e la senti quindi naturale, “puoi lavorare semplicemente in termini di velocità e vai meglio. È proprio quello che mi è successo con la GP24. È migliore in tutte le aree rispetto alla precedente. Quindi, la trovo facile. È questa la sensazione, quando ti diverti e vai forte”. 

Il servizio integrale è disponibile sul sito della CNN. Si parla anche delle motivazioni di Marc e Alex nel gareggiare l’uno contro l’altro, nonché degli alti e bassi delle rispettive carriere. 

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