Il meteo, a volte un po' pazzo. La pista, di casa per i diversi marchi giapponesi impegnati nella classe regina. I piloti, sempre pronti a dare tutto, fino all'ultimo giro, l'ultima curva, gli ultimi metri, con arrivi in volata spettacolari. Con queste premesse, ecco una selezione delle cinque gare più significative corse dalla MotoGP™ a Motegi. Dove gli italiani hanno spesso detto la loro.
2007
Un appuntamento che, visto il risultato, in Ducati aspettavano da tanto, tanto tempo. Per Casey Stoner, infatti, c'era la possibilità di chiudere i giochi iridati e ottenere il titolo piloti della classe regina. Al via è stato Dani Pedrosa a brillare. Lo spagnolo della Honda ha presto ceduto il passo all'australiano di Borgo Panigale, con Marco Melandri a dire la sua. Il meteo ha portato a una gara flag-to-flag, con i piloti che a un certo punto hanno raggiunto i box per cambiare moto. Valentino Rossi, che prima di quella fase si stava portando in zona podio, ha fatto un passo indietro. Alla fine sul gradino più alto è salito il compagno di squadra di Stoner, Loris Capirossi. L'australiano è finito sesto e si è messo in tasca abbastanza punti per chiudere il Mondiale e far iniziare la festa nel box emiliano. Tredicesimo Rossi.
2010
Fuori dall'equazione Pedrosa, fermo dopo una caduta nelle prove del venerdì, l'appuntamento del 2010 è andato a Stoner. In seconda piazza Dovizioso, staccato di quasi 4 secondi. Ad appassionare il pubblico presente sul circuito, e incollato al televisore per la diretta, è stata però la sfida per il bronzo finale fra due compagni di squadra, Rossi e Jorge Lorenzo, entrambi ufficiali Yamaha. La faccenda si è risolta nel finale tra le scintille.
2015
Su pista bagnata, l'avvio si è sviluppato all'insegna di Lorenzo, scappato ma poi ripreso da un Pedrosa inarrestabile. L'asso della Honda, dopo aver liquidato Dovizioso e Rossi, si è messo a caccia del leader e l'ha attaccato a sette giri dalla fine. Due passaggi più tardi, poi, un errore di Lorenzo ha consegnato la seconda piazza a Rossi.
2017
Una domenica bagnata e Johann Zarco in pole, per l'appuntamento del 2017. Al via il più concreto è stato Marc Marquez, che se l'è dovuta però vedere prima con Lorenzo e poi con Danilo Petrucci. Il principale rivale del numero 93 doveva però ancora rivelarsi: si trattava di Dovizioso, che all'ultimo giro, con una manovra decisiva alla curva 11, si è messo davanti. Di circa due decimi e mezzo il suo vantaggio sull'iberico sotto la bandiera a scacchi.
2018
Dodici mesi dopo, un nuovo duello fra i piloti di Honda e Ducati. Marquez ha piazzato la zampata decisiva a quattro giri dal termine, prima di un colpo di scena. A due passaggi dalla bandiera a scacchi Dovizioso è finito a terra. Il numero 93 ha così messo le mani sul titolo iridato del 2018.
Altri momenti emozionanti dal Giappone? Il successo di Makoto Tamada nel 2004, per esempio. Lo scontro fra Rossi e Melandri un anno più tardi, oppure la cavalcata incontrastata di Jack Miller datata 2022. Cosa accadrà nel 2025?