Fermin Aldeguer vince da rookie, botto al 1° giro per Marc Marquez e Bezzecchi

Il 20enne diventa il secondo pilota più giovane della storia a vincere nella classe regina: sul podio del Gran Premio d'Indonesia Acosta e Alex Marquez, Bagnaia cade mentre è ultimo

All’ultimo giro del Gran Premio Pertamina d’Indonesia il vantaggio di Fermin Aldeguer era immenso. Quando si è infilato nella prima curva, il primo degli inseguitori era ancora impegnato in quella precedente, l’intero rettilineo di partenza a separarli.

Nel gruppo di chi inseguiva c’erano due grandi assenze: quelle di Marco Bezzecchi (Aprilia Racing) e Marc Marquez (Ducati Lenovo Team), caduti al primo giro quando l’italiano è entrato in contatto con lo spagnolo. Al numero 93, a una settimana esatta dalla conquista del titolo iridato 2025, è stata diagnosticata una frattura alla spalla destra. Il romagnolo è stato trasferito in ospedale per dei controlli.

La vittoria dunque al rookie Aldeguer, 20 anni e 183 giorni, diventato il secondo pilota più giovane nella storia della classe regina a ottenere un successo. In alcune fasi della corsa il suo vantaggio è stato di oltre nove secondi. Dietro di lui le cose sono state incerte fino agli ultimi giri: il secondo posto è andato a Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing) davanti ad Alex Marquez. Sul podio dunque entrambe le Ducati GP24 del team BK8 Gresini Racing MotoGP™.

L'incidente 

Bezzecchi, scattato dalla pole e grande favorito, ha fotocopiato il fiacco avvio di ieri nella Tissot Sprint, dove sabato pomeriggio è comunque riuscito a vincere risalendo dall’ottava piazza. Settimo dopo qualche curva, oggi, il romagnolo è entrato in contatto con il posteriore di Marc Marquez alla curva 6. Per entrambi, la gara è finita lì e sono iniziati i problemi fisici.

In testa in quel momento c’era Acosta, seguito da Luca Marini (Honda HRC Castrol) e Aldeguer, terzo davanti ad Alex Rins (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Raul Fernandez (Trackhouse MotoGP Team). 

Aldeguer si fa largo

Lo spagnolo del team BK8 Gresini Racing MotoGP è salito dalla terza alla seconda posizione al quarto giro. Poi ha messo nel mirino Acosta, infilato tre passaggi più tardi. L’asso della KTM non ha però mollato e ha risposto all’inizio dell’ottavo giro, nella frenata della curva 1. Si è messo davanti ma è andato lungo, cedendo la posizione al rivale. 

Da quel momento in poi Aldeguer ha ingranato la sesta e se n’è andato accumulando subito alcuni decimi di vantaggio, presto diventati secondi. Mentre dietro succedeva di tutto.

Acosta in difesa

Acosta, in evidente affanno ma agguerrito, cercava di coprire tutti gli spazi per non farsi sopravanzare da Marini, mentre dietro si avvicinavano diversi piloti pronti a dire la loro nella bagarre per l’argento finale. 

Al decimo giro l’italiano della Honda ha attaccato lo spagnolo, che ha però replicato riportandosi secondo. Due passaggi più tardi un copione simile. 

Metà gara

Poco dopo il giro di boa, nel 14esimo dei 27 giri previsti, Marini si è dovuto difendere da un attacco di Fernandez, finito in un contatto che ha fatto perdere terreno a entrambi.

A sfidare Acosta è così arrivato Rins, che al 19esimo passaggio ha aperto le schermaglie e si è portato in seconda posizione. Un exploit per il pilota Yamaha, che veniva da tre GP nei quali non aveva raccolto nemmeno un punto. Ma con un interrogativo: montava, al contrario dei principali rivali, una gomma morbida al posteriore. Gli altri avevano optato per la media, prevedendo maggiori garanzie nel finale. 

Arriva Alex Marquez

Al 22esimo giro Acosta ha fatto un altro passo indietro. A superarlo è stato Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP), che poche curve più tardi ha infilato anche Rins portandosi dietro al compagno di squadra Aldeguer, saldamente al comando, lontanissimo, irraggiungibile. L’ufficiale Yamaha stava iniziando a soffrire: è stato infilato anche da Acosta, tornato così sul podio virtuale. 

All'attacco

Il numero 37, che nelle fasi centrali della corsa si era difeso con le unghie e coi denti nonostante apparisse in difficoltà, nel finale ha sorpreso di nuovo e si è rifatto sotto per la seconda posizione. Ha sopravanzato Alex Marquez a tre giri dalla bandiera a scacchi. Da quel momento in poi la sua seconda posizione non è più stata in discussione.

Giornata nera

Tre spagnoli dunque sul podio finale e una giornata da dimenticare per il Ducati Lenovo Team. Domenica scorsa a Motegi il box ufficiale di Borgo Panigale aveva fatto doppietta, vincendo la gara con Francesco Bagnaia e il titolo 2025 con Marc Marquez, finito secondo nel GP del Giappone alle spalle del compagno di squadra. Oggi il numero 93 lascia Mandalika con un infortunio: volerà in Spagna per ulteriori controlli. L’italiano invece è caduto all’ottavo giro mentre era ultimo. 

La top ten della MotoGP

Ai piedi del podio in Indonesia Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), partito quindicesimo. A seguire Marini, Fernandez, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Franco Morbidelli (Pertamina Enduro VR46 Racing Team). Nona piazza per Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), decimo Rins. 

Verso Phillip Island

La classe regina tornerà in pista dal 17 al 19 ottobre per il Gran Premio d'Australia, diciannovesimo appuntamento dell'anno.

QUI la classifica completa del GP d'Indonesia. 

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