Marquez, il Superprestigio è ancora suo

Il talento di Cervera fa sua la tradizionale prova di dirt track nella città condale. In pista anche Di Giannantonio.

Marc Marquez, campione del mondo MotoGP™ 2016 e pilota del team Repsol Honda, ha vinto il Superprestigio, la tradizionale competizione di dirt track che ormai da quattro edizioni si svolge poco prima di Natale a Barcellona. Nella Superfinale il pilota HRC ha battuto Brad Baker, specialista del flat track e il campione del mondo Moto2™ Toni Elias. Per Marquez è la seconda vittoria dopo il successo nell'edizione del 2014.

Presenti anche altri piloti del MotoGP™. La classe mediana è stata rappresentata da Alex Marquez (Estrella Galicia 0,0), da Xavi Vierge (Tech 3 Racing) e da Marcel Schrötter (Dynavolt GP); mentre per la categoria leggera hanno corso sulla terra del Palau Sant Jordi Joan Mir, miglior rookie del 2016 e portacolori Leopard Racing e Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing. In pista anche alcuni piloti del WorldSBK.

Dopo un pomeriggio di sfide che hanno determinato le finali della serata, via alla Superfinale dove sono scesi in pista quattro corridori. Qui Marc Marquez ha vinto davanti ad un sorprendente Elias che ha strappato la seconda piazza proprio al campione americano AMA Pro Flat Track e vincitore di due edizioni passate. La notte del numero 93 Honda, nonostante una botta alla mano destra contro le protezioni, è stata brillante a conclusione di un’edizione dal livello altissimo. Dal canto suo Elias è stato la rivelazione; in sella alla Suzuki, il pilota di Manresa ha mantenuto un ritmo elevato nella prova conclusiva che gli ha così consentito di battere Baker. L’americano, ha però dettato la sua legge nella classe Open Davanti a Gerard Bailo (Suzuki) e Tom Chareyre (TM). Per ‘Diggia’ invece non è stato possibile accedere alle prove conclusive me resta comunque l’esperienza sulla pista sterrata.

Marc Marquez (Honda): “Una bella vitoria in un’edizione del Superprestigio combattuta e dal livello molto alto. Sono molto soddisfatto del risultato. Toni (Elias, ndr) è stato un avversario duro da battere e il suo ritmo mi ha sorpreso molto. Con questa competititività le cadute sono state molte ma è stato un bene che nessuno si sia fatto male”.