Il GP d’Olanda ha avuto un epilogo insperato per Franco Morbidelli che ha dovuto lasciare l’ottavo appuntamento della stagione dopo una caduta. Un dritto in FP3 alla curva 7 che gli è costato la rottura del terzo metacarpo (la cuffia) della mano sinistra. Un infortunio piccolo ma antipatico che, unito alle altre botte rimediate nella scivolata ad alta velocità, lo ha fatto dichiarare ‘non idoneo’ al proseguo del TT.
A pochi giorni dalla fine dell’appuntamento sulla pista della Drenthe e con il GP di Germania alle porte, Morbidelli ha parlato della sua condizione fisica e del futuro a motogp.com.
Good news! Even if Franco Morbidelli won’t be able to ride at the #MotoGP private test this week at Brno, due to his crash last weekend at Assen, our rider will not have to face any hand surgery yet and will probably be ready again for the German GP on July 15th. pic.twitter.com/luDSGX7VXK
— Team EG 0,0 Marc VDS (@TeamEG00MarcVDS) 3 luglio 2018
“Fisicamente sto bene”, il pilota EG 0,0 Marc VDS conferma la buona condizione fisica. “Mi dà ancora un po’ fastidio la rottura della mano ma per il resto sono al cento per cento”. Parla della defezione olandese, annunciata anche la sua non partecipazione ai test privati a Brno. “Diciamo che ad Assen sarebbe stato difficile correre. Avevo dolori in tutto il corpo e non riuscivo a muovere la mano. Era impossibile tornare in sella”.
E la previsione per la prossima prova in calendario, dal 13 luglio al Sachsenring?
“Non è sicuro che ci sarò. Stiamo navigando a vista. Ho già messo un tutore e devo aspettare quello che mi diranno i dottori in altre viste. Dobbiamo aspettare almeno una settimana per vedere come va la rottura e lo stato di calcificazione, da qui decidere il recupero. La risposta nella prossima settimana con altre visite mediche”.
Morbidelli è un pilota non famoso per le cadute ma ultimamente è stato spesso vittima di incidenti. Come nello scorso GP in Catalogna dove finì al suolo quattro volte. Un problema di moto, forse troppo nervosa perché necessitante di aggiornamenti sull’elettronica? Novità tecniche che non arriveranno vista la fine del contratto con Honda e data l’incertezza non solo nel mercato piloti ma anche in quello moto – scuderie.
Il pilota VR46 Academy dice la sua: “Quando spingi molto forte e cerchi di andare oltre il limite, cadi. È quello che sta accedendo a me ultimamente. Forse non siamo ancora pronti. Delle volte provo a portare la moto al limite e cado”, colpa della sua RC213V troppo nervosa ed ingestibile? “Quando un pilota cade in questo modo la colpa è sua. Ovviamente la mia moto non è al livello delle altre Honda ma quando uno va in terra così tante volte non darei la colpa alla moto”.
Sul futuro del talento italiano, campione del mondo Moto2™, da mesi si inseguono voci e indiscrezioni. Le più insistenti lo vedrebbero vestire i colori di un team satellite Yamaha (sponsorizzato da Petronas). “Purtroppo non ho nessuna bella novità. Ne ho sentite tante ultimamente e l’unica verità è che in concreto non ho firmato nulla. La situazione non è ben definita e quando lo sarà potremo dire con chi sarò nel 2019”. Termina con una battuta. “Fino ad allora dovrò glissare in questo modo sulla domanda che mi stanno facendo tutti, giornalisti, colleghi e… perfino la mia fidanzata”.