Non c’è storia al Sachsenring, la scrive sempre Marquez

La gara tedesca si decide all’ultima parte. Scacco matto del campione del mondo che vince per la nona volta. Bene le M1, Ducati non sfondano

Il GP di Germania si chiude con la vittoria di Marc Marquez (Repsol Honda) che al Sachsenring raggiunge la nona vittoria di fila, un record unico nel motociclismo moderno. Sorpresa da Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) che come da suo DNA diventa animale da gara e dal basso della seconda fila conquista la piazza d’onore. Le Ducati non raccolgono quanto sperato con il primo pilota desmodromico, Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) al quarto posto mentre Maverick Viñales è il più bravo a gestire e recuperare chiudendo sul podio.

Marquez è stato, come da previsione, il grande nome del sabato. Ma la sua nona pole tedesca è arrivata con qualche difficoltà. Inizia bene la gara ma guida pulito per non stressare le gomme. Ha la meglio su Petrucci e si mette all’inseguimento di Jorge Lorenzo (Ducati Team) che parte fortissimo ma paga la scelta del soft all’anteriore. Ha la meglio sul maiorchino al tredicesimo giro. Prova ad allungare pensando sempre al preservare la mescola soft al posteriore; la sua è una cavalcata che finisce con 25 punti, una leadership sempre più netta di 165 lunghezze iridate.

“Due piloti sul podio qui era insperato, bella gara di Vale e grande recupero di Maverick, siamo soddisfatti”. Sono le parole di Lin Jarvis a corsa conclusa che vede le M1 raccogliere ancora una volta il massimo.

Rossi è protagonista di una bella partenza e approfitta della lotta davanti per farsi strada. Resta al quarto posto e ha la meglio su Petrucci a meno 22 giri dalla fine. Il Dottore tiene il passo dei primi e, sfruttando un errore di Lorenzo alla curva 10 nel corso del quindicesimo passaggio, mette dietro il ducatista. Il duello tra due con vari sorpassi anima la metà della corsa prima che Lorenzo ceda e Rossi sigilli la piazza d’onore. È a 119 punti, 46 da Marquez.

Allo spegnersi del semaforo, Viñales perde qualche posizione e si attesta fuori dalla top cinque. Ma mette in pista un grande crescendo nella ultima parte di gara. Scrollatosi di dosso le due Ducati ufficiali punta Petrucci e a due giri dalla fine ha la meglio su di lui. È un podio utile per la classifica dove resta terzo a 56 lunghezze dalla vetta iridata.

Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) tiene la seconda posizione al via prima di cederla a Marquez. Perde anche nel duello con Rossi e si aggancia alla quarta piazza. Ha il merito di stare lì lottando per il podio con Viñales. La prima Ducati è quella del team satellite senese.

Lorenzo parte bene ma paga forse la scelta della morbida all’anteriore. Bella tenzone con Rossi ma alla fine paga anche il recupero di Alvaro Bautista. Bella gara del pilota Angel Nieto Team al termine di un fine settimana da incorniciare. Sta agganciato da subito al treno di testa, ha la meglio su Viñales e va forte fino alla quinta posizione mettendosi alle spalle le due moto del Team. Settimo posto per Andrea Dovizioso (Ducati Team).

Aleix Espargaro, che aveva rimediato una penalità in FP3, non scende in pista a causa di una caduta rimediata nel warm up. Il catalano ha sofferto una forte contusione toracica nella zona costale sinistra ed è stato elitrasportato al vicino ospedale di Chemnitz per accertamenti.

Le fasi iniziali della gara sono caratterizzate dalla bagarre con contatto tra Alex Rins, Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar), Jack Miller (Alma Pramac Racing) e Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing).

Cadono i piloti LCR Honda, Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami.

L’ordine di arrivo e la classifica iridata sono consultabili qui.

Adesso per il campionato del mondo una breve pausa, si riprenderà con il GP della Repubblica Ceca il 3 di agosto.

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