Petrucci vuole rivendicare il suo potenziale con la GP20

Dopo la vittoria al Mugello, il ternano spiega a Last On The Brakes di volersi riscattare da una seconda metà di stagione sottotono

Il campionato 2020 di Danilo Petrucci (Ducati Team) è fondamentale per definire il futuro e il suo obiettivo è quello di ottenere i migliori risultati possibili con la squadra ufficiale di Borgo Panigale. Il ternano parla della sua prima stagione da pilota del Ducati Team e dalle difficoltà affrontate nella seconda metà del 2019 in Last On The Brakes, il podcast in inglese dedicato al MotoGP™

Petrucci affronta inoltre argomenti delicati come l’idea di abbandonare il mondiale nel 2014 ma non rinuncia a farlo con un tono scherzoso; con la sincerità che da sempre lo contraddistingue analizza la sua stagione d’esordio con la squadra ufficiale Ducati e del relativo rendimento. Dal Gran Premio del Qatar passando per la vittoria del Mugello, la prima per lui nella massima categoria, Petrucci condivide i motivi che l’hanno visto ottenere risultati meno incoraggianti nella seconda metà del campionato. 

“Ovviamente non sono contento dell’anno scorso. La differenza tra la prima e la seconda parte del campionato è stata molto, molto grande - ammette Petrux - Ho lottato per le prime tre posizioni della classifica generale nella prima parte dell’anno e poi sono stato nella top 10, ma non ero molto competitivo. Ho cercato di trovare una spiegazione, soprattutto per me stesso, ma non ho trovato nulla di veramente significativo. Voglio dire, non ho individuato il motivo per cui nella seconda metà del campionato non sono stato veramente competitivo” puntualizza. 

Dopo aver ricordato gli anni trascorsi col Pramac Racing lavorando sodo per dimostrare di meritare una sella ufficiale, una volta ottenuta l’opportunità, Petrux parla della gestione dell’annata da pilota di una squadra di fabbrica: “Forse ho dato troppo nei primi sette mesi dell’anno”. 

“Mi sono svegliato lunedì dopo la gara al Sachsenring, il giorno prima avevo superato Dovi e guardando la classifica generale ero terzo, a quattro punti da Andrea, così ho pensato che forse potevo essere il pilota che avrebbe combattuto contro Marc. Forse ho sentito troppa pressione nella seconda metà dell’anno, ho iniziato a non ‘pensare troppo’ ma ho iniziato a spingere di più, con troppa foga, dando sempre il 101% e soffrendo per stupide cadute o errori”. 

“In MotoGP™, per essere nei primi tre posti bisogna sempre essere al 100%, non al 98% o al 97%. Se stai lottando per le prime tre posizioni, è facile scendere all’ottava, nona o decima piazza... Forse mi stavo sovraccaricando con troppa pressione perché non avevo mai guardato la classifica prima di quel momento” confessa il ternano. 

Petrucci commenta anche la sua opinione sulla possibilità di tornare a competere al Circuito de Jerez - Angel Nieto a luglio; di quanto gli manchino le competizioni e di come si stia allenando. Non perdere altro tempo e vai sulla tua piattaforma di podcast preferita per ascoltare l’intervista integrale a Danilo Petrucci, disponibile anche su YouTube

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