Petrucci fa suonare l’inno di Mameli a Le Mans

Per la seconda volta in carriera, il ternano scatta dalla prima fila e vince la gara. Sul podio anche Alex Marquez e a Pol Espargaro

Le sorprese iniziano ancora prima di dare inizio alla gara del SHARK Helmets Grand Prix de France quando, a tre minuti dal via al giro di ricognizione, inizia a piovere. La partenza viene posticipata di alcuni minuti, giusto il tempo di cambiare le gomme e poi si parte per dare inizio allo spettacolo. 

Danilo Petrucci (Ducati Team) scatta bene e difende il primo posto per tutta la gara nonostante dei battibecchi con altri piloti nel corso dei 27 giri totali. Per la seconda volta in carriera, il ternano scatta dalla prima linea dello schieramento e conquista la vittoria dopo un avvincente duello col compagno di squadra Andrea Dovizioso (Ducati Team), così come avevamo visto al GP d’Italia nel 2019. Nonostante sia rimasto fuori dal podio, il forlivese torna in lizza per il titolo risalendo al terzo posto in campionato a meno 18 punti da Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) e a meno otto da Joan Mir (Team Suzuki Ecstar). 

Al via, Jack Miller (Pramac Racing) e Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) scattano benissimo ma l’australiano ha la meglio ed subito impegnato a creare margine dai rivali. Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) scivola alla curva 3 del primo giro e per evitarlo Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP), Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) e Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) vanno larghi trovandosi al fondo dello schieramento. La loro gara è tutta in salita. 

In tanto, Petrucci passa in testa seguito da Miller e da Dovi mentre Quartararo resta in agguato alle spalle del tridente DucatiRins, scattato dalla 16° casella, dopo due giri ha già recuperato dieci posizioni portandosi al sesto posto.  Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing) sale fino alla quarta piazza che gli strappa poi il connazionale Rins mentre Petrux, in testa alla corsa, firma il giro veloce mentre Dovi riesce a prendere il posto di Miller

El Diablo fatica a gestire la situazione e viene risucchiato da diversi piloti fino a scivolare al 10° posto, una buona notizia per Mir che, dopo il largo alla curva 3 del primo giro per evitare il Dottore, si trova 20° piazza. Il distacco per il titolo non diventa spropositato per lo spagnolo e ha ancora tempo per recuperare. Dovi prova a rientrare in gioco per il titolo difendendo il secondo posto in gara. 

Il ritmo di Rins è impressionante, lo spagnolo incasella una serie di giri veloci tanto da ricucire il distacco con i primi tre. Bradley Smith (Aprilia Racing Team Gresini) in tanto cade alla curva 14 del 10° giro mentre Pol Espargaro inizia ad aumentare il ritmo portandosi al quinto posto seguito dalle Honda di Cal e di Alex Marquez

Al 16° giro, il campione in carica della Moto2™ firma la tornata più veloce da 1:44.663 trovandosi al sesto posto ma il passo gli permette di ridurre progressivamente il distacco da Pol EspargaroFranco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) va largo tra la 3 e la 4 evitando la caduta, riesce a ripartire dalla 19 posizione ma poco dopo è costretto al ritiro. Tornando ad osservare il gruppo di testa, troviamo Dovi che entra su Petrux e alle loro spalle Rins prova ad attaccare Miller. La domenica di Cal finisce alla curva 4 con una caduta, un vero peccato perché il britannico era stato autore di un grande fine settimana. 

La lotta per il comando della gara è tutta Ducati con Petrux Dovi che iniziano un botta e risposta carico di emozione e ne approfitta Rins per prendersi il secondo posto. Il ternano è in testa seguito dallo spagnolo della Suzuki e dal compagno di box mentre Alex Marquez strappa la quarta posizione a Pol Espargaro.  Il colpo di scena è al 20° giro: Miller si deve ritirare a causa di un problema tecnico, un vero peccato perché il podio era nelle sue possibilità. Rins cade alla curva 3, torna in pista ma la sua gara è seriamente compromessa. Allo stesso tempo, Dovi si trova in lotta con Alex Marquez che passa al terzo posto. 

Nel corso degli ultimi tre giri, il forlivese perde il duello contro il rookie spagnolo deve difendersi da Pol Espargaro e poi anche da Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech 3). Dovi sembra avere serie difficoltà nella gestione delle gomme e deve accontentarsi di concludere la gara ai margini del podio seguito da Johann Zarco (Esponsorama Racing) e dal portoghese su KTM

Si conclude una giornata tutto sommato positiva per la Honda che, oltre al podio centrato dal rookie, si trova al settimo posto con Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) e in ottava piazza con Stefan Bradl (Repsol Honda Team). Sono protagonisti di un duello sul finale El Diablo Mir ma è il padrone di casa ad avere la meglio, il francese è nono seguito dal futuro compagno di squadra Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) mentre il maiorchino della Suzuki resta fuori dalla top 10. 

La lotta per il titolo iridato resta ancora aperto e più spettacolare che mai. Tra una settimana assisteremo ad una nuova sfida: dal 16 al 18 ottobre si celebrerà il SHARK Helmets Grand Prix de France

I primi 10 classificati:

1. Danilo Petrucci - (Ducati Team)
2. Alex Márquez - (Repsol Honda Team) - +1.273
3. Pol Espargaró - (Red Bull KTM Factory Racing) - +1.711
4. Andrea Dovizioso - (Ducati Team) - +3.911
5. Johann Zarco - (Esponsorama Racing) - +4.310
6. Miguel Oliveira - (Red Bull KTM Tech3) - +4.466
7. Takaaki Nakagami - (LCR Honda Idemitsu) - +5.921
8. Stefan Bradl - (Repsol Honda Team) - +15.597
9. Fabio Quartararo - (Petronas Yamaha SRT) - +16.687
10. Maverick Viñales - (Monster Energy Yamaha MotoGP) - +16.895

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