Il pluricampione è pronto, le reazioni del MotoGP™

Finisce il lungo stop del pilota Honda, avversari e addetti ai lavori commentano il rientro più atteso della stagione

Sono passati nove mesi dall’ultima volta che abbiamo visto Marc Marquez (Repsol Honda Team) in sella ad una MotoGP™. È stato un lungo e difficile periodo di inattività per lo spagnolo che, dall’incidente avuto al Gran Premio di Spagna il 19 luglio 2020, ha finalmente la possibilità di tornare in azione per disputare il Grande Prémio 888 de Portugal.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Gran Premio Red Bull de Andalucía

Questa notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai tifosi e commentata già da molti addetti ai lavori. Di seguito vi proponiamo le riflessioni fatte da alcuni volti emblematici del paddock.

Uno di loro è il Team Manager del Pramac Racing, Francesco Guidotti, che a moto.it ha spiegato di essere certo di avere un rivale difficile da battere: “Marquez andrà subito forte, non vedo controindicazioni, nemmeno psicologiche”. Uno dei suoi due piloti, Johann Zarco, occupa attualmente il primo posto nella classifica generale del campionato con 40 punti di vantaggio sullo spagnolo pronto per il rientro. “Forse starà un po’ più attento a non scivolare, perché cadere subito potrebbe essere difficile da gestire – continua il manager toscano - Ma non è vero che è la prima volta che rischia la carriera: gli era già successo nel 2011, quando perse la vista dopo aver battuto la testa e anche quando era in 125cc si ruppe un braccio. E ora, rispetto ad allora, penso che sia ancora più forte psicologicamente”.

“Quindi non vedo perché non dovrebbe tornare il vecchio Marc – ma non solo Guidotti si aspetta che lo spagnolo sia subito competitivo, ma anzi lo vede già in lizza per la corona - Il Mondiale? Possibile, è uno dei favoriti: nel 2019 ha conquistato il titolo totalizzando il doppio dei punti del terzo in classifica. Quindi, per lui, recuperare 40 punti non è un grande problema. Gli avversari lo aspettano con la voglia di batterlo in pista ma anche con la paura di non riuscirci”.

L’uomo che ha preso le redini di Marc Marquez durante il suo recupero è Stefan Bradl che ha condiviso la sua reazione con Speedweek: “Non so se sarà in grado di vincere il titolo, è impossibile parlarne ora. Ma non è tornato per stare in mezzo al gruppo, di questo ne sono sicuro”. Ha sottolineato il collaudatore alla rivista tedesca. “Non sarei sorpreso di vedere Marquez sul podio in Portogallo”.

Ma il sostituto dello spagnolo continua evidenziando un’altra qualità dell’otto volte iridato: “Marquez è un professionista dalla testa ai piedi e si trova davanti ad una sfida completamente nuova per lui. Avrà pensato molto in questi mesi al suo ritorno, lo ha pianificato nei dettagli e ha imparato dagli errori. Non bisogna aspettare che ottenga il suo primo podio o la sua prima vittoria, è irrilevante. L’importante è che sia tornato in forma e competitivo, pian piano riprenderà il suo ritmo. Penso che dopo il Portogallo sarà in grado di fissare degli obiettivi”.

“Abbiamo aspettato questo momento per mesi - continua Bradl mentre insieme a tutta la formazione Honda attende con ansia di scoprire cosa avrà da dire Marc Marquez nel 2021 - HRC vuole l’opinione di Marc. Per noi i suoi feedback sono molto importanti, vedere come si comporta con la moto, quali problemi ha e cosa ha da dire in merito. Dopo i test a Jerez (da lunedì 12 a mercoledì 14 aprile nde) andrò a Portimao giovedì e ascolterò molto attentamente le sue opinioni”.

Anche l’emblematico dottor Claudio Costa ha parlato con moto.it dicendosi fiducioso di rivedere Marc Marquez più forte di prima. Impegnato al fianco dei piloti per gran parte della sua vita, il dottore dei piloti ha sempre fatto il possibile per rivedere i centauri in pista il prima possibile e nelle migliori condizioni: “È una grande felicità per me, sono innamorato di questo pilota. Ma è una felicità per tutto il motociclismo che ha bisogno di un protagonista di questo livello. Sono contento che i medici abbiano lavorato bene: a dicembre, si era creata una situazione problematica con l’infezione dell’osso e la placca. L’hanno risolta bene e i sei mesi di prognosi potevano anche essere ridotti, come è successo, anche se non di molto. Ma se corre in Portogallo è una buonissima notizia: complimenti ai medici che l’hanno curato”.

Ciò che tutti si domandano ora è: che risultati otterrà Marc Marquez in Portogallo? Ancora, nessuno può dare una risposta precisa ma il dottor Costa sostiene che lo spagnolo trarrà grande forza dal suo infortunio, sia mentalmente che fisicamente: “La prima risposta sarebbe: Posso immaginare che vada bene. Ma se Marquez è infortunato, nel senso che ha addosso le tracce di un’avventura, di un dramma sportivo di questo tipo, allora lo immagino ancora più forte, perché da questa ferita troverà le energie inaspettate, sconosciute, che possono darti ancora più energia. Lui è psicologicamente forte. Questa ferita che dura da mesi, quasi un anno, è la ferita dell’eroe: psicologicamente avrà la forza dell’eroe”.

Sarà affascinante vedere come Marc Marquez se la caverà a Portimao. Assicurati di vivere ogni istante dell’atteso ritorno del catalano insieme a noi di motogp.com.

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