Quando suona la campanella per la pausa pranzo, ci sono le RS-GP di Maverick Vinales e Aleix Espargaro a guidare la classifica dei tempi nei test ufficiali MotoGP™ in corso a Valencia. Ma ad attirare l’attenzione è un’altra moto di Noale: quella di Miguel Oliveira, nono all’esordio sul mezzo italiano con la struttura RNF MotoGP™ Team, entrata nell’orbita del marchio tricolore dopo aver lasciato Yamaha.
Il numero 12 ha fermato il cronometro su 1:30.325, con il compagno di squadra a meno di un decimo sui 4 chilometri del tracciato iberico. Circa sei decimi, invece, il distacco di Oliveira.
Terzo crono per Jorge Martin (Prima Pramac Racing), mentre Enea Bastianini è il più veloce fra i piloti che hanno cambiato colori restando comunque con lo stesso marchio: quarto nella prima apparizione da ufficiale con il Ducati Lenovo Team.
Proprio sulla sella lasciata libera dal numero 23 nel team Gresini Racing MotoGP™ è salito Alex Marquez, dodicesimo davanti a Pol Espargaro (Tech3 GASGAS Factory Racing), tornato in sella alla RC16 austriaca dopo due anni da ufficiale in HRC.
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Sulla sua RC213V è salito Joan Mir, in arrivo dalla Suzuki: per lui il 18° tempo davanti a Jack Miller, saltato dal team ufficiale Ducati alla struttura Red Bull KTM Factory Racing.
Fra le prime novità tecniche sfoggiate dai marchi impegnati in top class, Johann Zarco (Prima Pramac Racing) è sceso in pista con una carenatura più bombata nella zona inferiore, in stile Aprilia. Sesto tempo per il francese.
In casa Honda, invece, è apparso un prototipo 2023 affidato alle mani di Marc Marquez: per lui tre moto a disposizione. Fra le varie chicche, una nuova frizione in carbonio.
Dal Giappone all’Austria, nel box KTM Brad Binder ha proseguito i test sul telaio che domenica scorsa l’ha portato al secondo posto nell’ultimo Gran Premio del 2022. Fra le novità una nuova sella e uno scarico mai apparso prima. Il sudafricano ha chiuso la mattinata con il decimo tempo dopo aver completato 29 giri, mentre Alex Rins, vincitore due giorni fa sulla Suzuki e ora con LCR Honda Castrol, è 21° con 55 tornate all'attivo.
Ad aver macinato più chilometri di tutti è stato in ogni caso Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), a quota 64 giri: per lui l’11° crono e tre moto a disposizione. Il lavoro del box dei tre diapason è in gran parte concentrato sul motore, alla chiara ricerca di cavalli. Ma è spuntata anche una nuova aerodinamica, diversa nel cupolino della M1.