Dovizioso entrerà nella MotoGP™ Legends Hall of Fame

La cerimonia è prevista al Mugello: nel 2023 gli farà compagnia il tedesco Hans-Georg Anscheidt, tre volte iridato nella classe 50

Andrea Dovizioso e Hans-Georg Anscheidt entreranno a far parte della MotoGP™ Legends Hall of Fame. Le cerimonie: per il pilota italiano al GP del Mugello, per il tedesco al Sachsenring.

Dovizioso, iridato in 125 nel 2004, ha lottato per il titolo nella quarto di litro e debuttato in MotoGP™ nel 2008, conquistando il suo primo podio nella classe regina da rookie. Nella stagione successiva ha ottenuto la sua prima vittoria in top class con la Honda, con la quale ha corso fino al 2011. È poi passato ai colori Yamaha Tech3, con i quali ha raccolto diversi podi prima di passare in Ducati nel 2013. Da lì, poi, una progressiva scalata verso i vertici. 

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Nel 2014 ha ottenuto due podi, nel 2015 e nel 2016 cinque a stagione, con la vittoria in Malesia a fare da ciliegina sulla torta. Non assaporava quel gusto dal 2009. 

Poi, nessuno l’ha fermato: vice campione della premier class nel 2017, 2018 e 2019, il forlivese ha conquistando 12 vittorie in tre stagioni. L'ultima nel Gran Premio d'Austria del 2020, prima dell’addio a Borgo Panigale. 

Dopo un breve periodo lontano dai GP, Dovizioso è tornato a fine 2021 come pilota satellite Yamaha e si è ritirato dopo il GP di Misano dell’anno scorso. Ora, entra a far parte del club delle MotoGP™ Legends.

Hans Georg-Anscheidt, tedesco, è nato in quella che è oggi Kaliningrad nel 1935 ed è diventato uno dei piloti di maggior successo nel primo decennio della classe 50. Ha iniziato però a correre lontano dall’asfalto: nell’enduro e nello speedway negli anni 50, nei circuiti da fine decennio. 

Dopo essersi affermato nell'Europeo, ha debuttato nel Mondiale nel 1962 in sella a una Kreidler. E l'ha fatto col botto, vincendo la prima gara della stagione a Montjuïc e bissando al Gran Premio delle Nazioni di Monza. Ha chiuso la stagione con il secondo posto in classifica generale e si è ripetuto nel 1963 con altri tre acuti. Nel 1964 il bronzo, l’anno successivo qualche travaglio di troppo a causa del passaggio alla Suzuki. 

Poi, però, la rinascita: nel 1966 ha vinto il primo di tre titoli consecutivi, i primi due come ufficiale di Hamamatsu, l’ultimo da privato. Si è ritirato da iridato dopo aver vinto 14 GP.

Nel 2023 Dovizioso e Anscheidt entreranno nella MotoGP™ Legends Hall of Fame e andranno a fare compagnia a Valentino Rossi, Giacomo Agostini, Hugh Anderson, Kork Ballington, Max Biaggi, Alex Criville, Mick Doohan, Stefan Dorflinger, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Nicky Hayden, Jorge Lorenzo, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Marco Lucchinelli, Randy Mamola, Anton Mang, Jorge 'Aspar' Martinez, Angel Nieto, Dani Pedrosa, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Kenny Roberts Jr, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Luigi Taveri, Carlo Ubbiali e Franco Uncini.

"Quando me l'hanno annunciato, sono rimasto davvero sorpreso”, ha dichiarato Dovizioso. “Leggere i nomi delle altre leggende dà una bella sensazione. Ho avuto una lunga carriera, ma non mi aspettavo di essere inserito fra le leggende, e certamente non così presto. È un vero onore”.

E ancora: “Non vedo l'ora di tornare a visitare il paddock. Il fatto che la cerimonia si svolga durante il Gran Premio d'Italia è davvero speciale. Sono molto felice".

"È un immenso piacere per me”, ha commentato Anscheidt. “Non me lo aspettavo, visto che la classe 50 è arrivata diversi anni dopo l'inizio del Mondiale e non esiste più da tempo. Sono molto contento, farò di tutto per esserci al Sachsenring insieme a mio figlio".

"La classe 50 è stata speciale per me, prima correvo con moto da fuoristrada più grandi. Nell’imparare a gestire quelle piccole bestie così poco stabili, con un range di potenza ridotto e pneumatici sottilissimi, non c’era margine di errore”. 

"Nel 1961 la velocità massima della nostra Kreidler nell’Europeo era di circa 140 km/h, mentre quando ho corso per l'ultima volta a Spa nel 1968, la mia Suzuki raggiungeva i 205 km/h. C’è stato uno sviluppo incredibile in quegli anni".

"Non visito il paddock da molto tempo, quindi sono molto eccitato all'idea di tornare nel Mondiale”.

"Siamo molto orgogliosi di inserire Andrea e Hans-Georg nella Hall of Fame della MotoGP™”, si è espresso Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports. “Sono due piloti che hanno ottenuto molto, emblema delle epoche in cui hanno gareggiato. Non vediamo l'ora di accoglierli nel paddock".

"Andrea, già campione del mondo all'inizio della sua carriera, ci ha entusiasmati come protagonista di alcune delle più belle battaglie dell'era moderna della MotoGP™. È stato un piacere vederlo gareggiare e conquistare alcune vittorie sul filo del rasoio”. 

"Hans-Georg ha avuto un enorme successo nella classe 50, vincendo tre titoli di fila. Un risultato particolare che pochi sono riusciti a ripetere. Ha un posto importante nella storia. È stato una figura chiave”.