Il punto sulle novità tecniche viste nei test di Sepang

Motori, telai, forcelloni, carene 'effetto suolo', ali e diffusori: tanta carne al fuoco nella 3 giorni che ha impegnato i piloti in Malesia

Sul fronte tecnico, i test di Sepang della settimana scorsa hanno mostrato in parte le mosse che i marchi impegnati in top class hanno in mente per progredire nello sviluppo dei prototipi che verranno schierati nella classe regina nel 2023, a partire dal GP di Portimao di fine marzo.

Ecco, casa per casa, cosa si è visto sul tracciato malese.

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APRILIA

Tanto di nuovo: telaio, forcellone, il codone e gli scarichi. Ed erano solo le parti visibili a occhio nudo. 

Sul fronte aerodinamico, la carena ‘effetto suolo’ evidenzia il lavoro fatto dal reparto corse di Noale, incluse nuove ali nella parte frontale, leggermente riviste rispetto al 2022. Ridotte nella superficie, sembrano realizzate per garantire la stessa deportanza, rendendo però la moto meno fisica da guidare. 

Aleix Espargaro, Aprilia Racing, Sepang MotoGP™ Official Test

In Portogallo, nei prossimi test, ci sarà l’evoluzione del motore: due giorni cruciali per il team, dunque, per lavorare sul quattro cilindri italiano.

DUCATI

Nessuna rivoluzione, per la moto che nel 2022 ha macinato chilometri portando a Borgo Panigale i titoli di piloti, team e costruttori. Qualche novità, però, c’è stata, come il nuovo motore affidato a Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che allo spagnolo sembra già un passo avanti rispetto al precedente. Gli ufficiali Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) hanno invece parlato di piccole differenze. 

Francesco Bagnaia, Ducati Lenovo Team, Sepang MotoGP™ Official Test

Nel comparto aerodinamico sono apparse nuove ali, più grandi, e un cupolino dalla forma rivista, più stretto e lungo. Diverse le soluzioni che hanno riguardato inoltre le carene sui lati della moto: a Valencia, nei test precedenti, si era vista la soluzione ‘effetto suolo’, evoluta nella versione di Sepang. Il reparto corse di Borgo Panigale ha però avuto, l’anno scorso, un punto di forza nei diffusori. Da capire, quale sarà la direzione. 

HONDA

Apparentemente, uno dei marchi chiamato a recuperare più terreno rispetto alla concorrenza. A Sepang si sono visti due nuovi telai, altrettanti pacchetti aerodinamici, una nuova presa d’aria frontale e un nuovo codone. Sulle RC213V, inoltre, soluzioni aerodinamiche che hanno coinvolto da una parte la carena ‘effetto suolo’, dall’altra parte i diffusori collocati nella zona bassa anteriore. 

Durante la tre giorni malese, Joan Mir (Repsol Honda Team) aveva a disposizione due moto, il compagno di squadra Marc Marquez quattro, di cui una definita ‘sperimentale’. Montava l’aerodinamica del 2021 e un diverso forcellone in alluminio. 

Tech Photos, Sepang

Nell’ultima giornata, ad ogni modo, due moto erano state messe da parte e la coppia ufficiale HRC si è concentrata sulle stesse versioni, due a testa. Differiscono, principalmente, nel telaio. Fra i dettagli visibili, differenze nella zona dell’attacco del forcellone. 

A Portimao sono attese altre novità.

KTM e GASGAS

Tre le opzioni aerodinamiche a disposizione dei piloti: la soluzione 2022, quella vista a Valencia nei primi test in ottica 2023 (con la carena ‘effetto suolo’) e una nuova versione. 

Tech Photos, Sepang

Sulle moto di Jack Miller e Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), oltre che Pol Espargaro (GASGAS Factory Racing Tech3), è spuntata una soluzione inedita. Finora la carena ‘effetto suolo’ e i diffusori sono stati alternativi: o gli uni o gli altri. Ma a Sepang i tre piloti hanno portato in pista entrambe le soluzioni abbinate nella stessa moto. 

Il marchio austriaco è stato inoltre alle prese con un nuovo motore e diverse versione del telaio. Sul fronte della ciclistica, Binder appare alla ricerca di un equilibrio fra le versioni provate: una migliore nel far ‘girare la moto’, l’altra più stabile in frenata.

YAMAHA

La notizia tanto attesa: il nuovo motore sembra soddisfare le aspettative. A Sepang Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) si è posizionato nell’area di vertice, in quanto a velocità di punta. Abbastanza da strappare un sorriso. 

Tech Photos, Sepang

Due le soluzioni aerodinamiche in Malesia, di cui una con ali più grandi, in cerca di maggiore deportanza, forse anche per compensare l’aumento di potenza del nuovo quattro cilindri in linea di Iwata. 

Anche il telaio è cambiato, anche se il verdetto, su questo fronte, è rinviato a Portimao. Secondo quanto riferito dal team manager Maio Meregalli, la Yamaha è in cerca della ‘capacità di girare’ che l’ha caratterizzata in passato. In Portogallo il lavoro si concentrerà principalmente quindi su telaio, forcellone e aerodinamica. 

Resto però un punto interrogativo: in Malesia Quartararo si è detto molto preoccupato sulla capacità della M1 di sfruttare le gomme fresche nel time attack, bollando la situazione come “un disastro”. 

A Portimao, ci sarà tanto da fare.