Marc Marquez pronto a fare la storia: chi lo fermerà?

L'asso del Ducati Lenovo Team viene da sette vittorie di fila e vede il titolo della MotoGP™ sempre più vicino: cosa ci si può aspettare dal GP della Catalogna?

Impegnata nello scorso round su una pista totalmente nuova, quella ungherese di Balaton Park, per il prossimo appuntamento iridato la MotoGP™ si sposterà invece su un tracciato che rientra di diritto fra i circuiti ‘storici’ della classe regina. Quello di Barcellona, dove da venerdì a domenica si correrà il Gran Premio della Catalogna.

Qualcuno riuscirà a fermare Marc Marquez (Ducati Lenovo Team)? Se lo spagnolo, che correrà in casa, dovesse ripetere quanto fatto nei precedenti sette appuntamenti, potrebbe presentarsi alla gara successiva, in programma a Misano, con il primo match point della stagione. 

Proprio così: lo spagnolo potrebbe matematicamente vincere il titolo nel sedicesimo dei 22 GP in programma quest’anno. In Italia. Nel Paese del marchio per cui corre. 

Il divario

Barcellona non è però tra le piste nelle quali il numero 93 ha brillato di più, in passato. Non ci vince dal 2019. In classifica il suo vantaggio sul fratello Alex, secondo con i colori BK8 Gresini Racing MotoGP, è di 175 punti. Se in Catalogna ne guadagnerà altri 10, Marc si presenterà al Gran Premio di San Marino con la possibilità di chiudere i giochi con largo, larghissimo anticipo. Il numero 73 non sale sul podio da metà luglio, quando ce l’ha fatta al Sachsenring. È chiamato quindi a invertire la rotta. Tornerà in alto?

Bezzecchi si avvicina

Reduce da un fine settimana difficile, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) a Barcellona ritroverà un tracciato nel quale nel 2024 ha fatto bene. I due appuntamenti corsi sulla pista spagnola (il GP della Catalogna e il GP della Solidarietà) sono stati entrambi vinti dall'attuale numero 63, che l'anno scorso portava sulla tabella l'1 del campione del mondo in carica. Come Alex Marquez, non sale sul podio dall’appuntamento corso in Germania. In classifica deve guardarsi le spalle dal recupero del connazionale Marco Bezzecchi (Aprilia Racinng), che dal GP di Assen, a fine giugno, ha mancato il podio solo una volta (proprio in Germania, dove è finito nella ghiaia). La coppia è divisa da appena 31 punti. La lotta per il bronzo finale, insomma, è più aperta che mai. 

Il compagno di squadra di Bezzecchi, Jorge Martin, ha ottime memorie legate al tracciato di Barcellona. Nel novembre scorso, al termine del GP della Solidarietà, ha messo il sigillo sul suo primo titolo nella classe regina. Arriva con lo slancio di chi in Ungheria ha fatto bene: nella domenica del Balaton Park ha rimontato dalla sedicesima alla quarta posizione. 

KTM in ripresa

Anche Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing) è stato protagonista di un recupero niente male. Partito settimo, in Ungheria è arrivato secondo. Complici i piazzamenti recenti, dopo un avvio di stagione complicato si trova ora in quinta piazza nella classifica generale. Ha rialzato la testa anche il suo compagno di box, Brad Binder, da quattro Gran Premi fra i primi otto. Tra i piloti in sella alle RC16 sta convincendo anche Enea Bastianini (Red Bull KTM Tech 3): in Ungheria il numero 23 non ha raccolto quanto ci si aspettava, ma era veloce. Così come lo è stato precedentemente in Austria e Repubblica Ceca, nonostante qualche errore. Un punto interrogativo circonda l’altro pilota del team: alle prese con una spalla strapazzata, Maverick Vinales tornerà in azione?

Lotta per il sesto posto

C’è poi la coppia del Pertamina Enduro VR46 Racing Team, che in Ungheria ha brillato di sabato (un doppio podio, medaglie d'argento e bronzo) senza però ripetersi domenica. Fabio Di Giannantonio è stato frenato da un problema tecnico alla sua GP25 e ora nella classifica generale si ritrova settimo dietro al compagno di box Franco Morbidelli, che a Barcellona nel 2020 ha ottenuto una pole position. 

Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP) è 28 punti più indietro. In Austria è salito sul podio, in Ungheria sembrava avere il passo giusto ma ha raccolto poco. 

Bei ricordi

Decimo nella corsa al titolo, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP) a Barcellona ha vinto la sua prima gara in Moto2™, nel 2018. Dodici mesi dopo è salito per la prima volta sul podio della classe regina, nel 2020 ci ha vinto. Si è ripetuto poi nel 2022. Il francese sta però attraversando un periodo difficile. Nella corsa al titolo insegue il connazionale Johann Zarco (Castrol Honda LCR), due volte sul podio della classe regina in Catalogna. Occhio poi a Raul Fernandez (Trackhouse MotoGP Team): l’anno scorso, nella Tissot Sprint, era in testa ma poi è caduto. 

Agguerriti

Luca Marini (Honda HRC Castrol), reduce dal suo miglior risultato da quando guida la RC213V (un quinto posto), a Barcellona vorrà dimostrare che quanto fatto nel GP d'Ungheria non è stato un caso. L’altro asso del team ufficiale del marchio giapponese, Joan Mir, nel 2022 a Barcellona ha ottenuta la sua ultima top 4. 

Fra i altri piloti in cerca di un risultato importante c’è anche Ai Ogura (Trackhouse MotoGP Team), che dovrà migliorare nelle qualifiche. L’anno scorso, in Moto2, in Catalogna ha vinto. 

Jack Miller (Prima Pramac Yamaha MotoGP) è salito sul podio di Barcellona (classe MotoGP) nel 2021. In Austria e Ungheria ha raccolto poco, così come il suo compagno di box Miguel Oliveira e un altro pilota in sella alla M1, Alex Rins (Monster Energy Yamaha MotoGP), che sarà spinto dalla motivazione di chi corre in casa. In dubbio, infine, la presenza di Somkiat Chantra (Idemitsu Honda LCR), di recente lontano dalle piste causa infortunio. 

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