Che Andrea Iannone sia uno dei piloti più veloci nella griglia di partenza della MotoGP™ nessuno può metterlo in discussione, anche se i risultati ottenuti nella prima parte di stagione 2019 non rispecchiano l’impegno che lui e l’Aprilia Racing Team Gresini stanno impiegando nello sviluppo della RS-GP. Una moto nuova che il pilota di Vasto sta cercando di rendere più competitiva anche se fin dall’inizio dell’anno lamenta problemi di elettronica e d’accelerazione.
Il prototipo è ancora lontano dalla quelli rivali che concludono costantemente le gare sul podio. Dopo il GP di Barcellona i vertici della casa di Noale si sono riuniti per discutere del fattore umano perché poi, di conseguenza, il 50% della moto possa essere espresso al massimo ad ogni appuntamento.
Una delle prossime mosse che il costruttore veneto sta valutando è quello di aumentare il numero di persone impegnate nel progetto per permettere alla RS-GP di entrare costantemente nella top 10 e, successivamente, puntare al podio.
In questa stagione stiamo vedendo Andrea Iannone molto lontano dalle posizioni, tanto in qualifica come in gara, a cui eravamo abituati a vederlo. Delle prime nove gare in calendario, l’abruzzese ha tagliato il traguardo in tutti gli appuntamenti fatta eccezione per il GP a Jerez che non ha potuto disputare per un infortunio rimediato a causa di una caduta in FP4. Anche in Francia The Maniac è stato costretto ad alzare bandiera bianca, quando è rientrato ai box al nono giro di gara.
Le qualifiche restano la parte più complicata per il pilota di Vasto che però in gara recupera sempre posizioni. Fino ad ora, il miglior risultato in corsa è stato quello ottenuto al Motul TT Assen dov’è arrivato decimo ma la progressione che ha fatto in termini di piazzamenti finali e le buone prestazioni messe in pista in sessioni singole fanno ben sperare per la seconda parte di stagione.