La medaglia d’oro è già stata presa, Marc Marquez (Repsol Honda Team) ha vinto il titolo 2019 del MotoGP™ al PTT Thailand Grand Prix, quindicesimo appuntamento dell’anno.
Ora l’attenzione si sposta sulle altre due medaglie ancora disponibili. Chi arriverà secondo? Chi chiuderà il podio a fine stagione? Ci sono quattro contendenti, separati da 53 punti. Vista la situazione prima del Motul Grand Prix of Japan è chiaro che gli ultimi quattro appuntamenti dell’anno saranno determinanti e ogni errore costerà molto caro.
Andrea Dovizioso (Ducati Team) vola a Motegi in seconda posizione, il forlivese ha 215 punti. Dal 2013, anno in cui il romagnolo è diventato pilota Ducati, è salito due volte sul podio arrivando secondo al traguardo nel 2016 e vincendo nel 2017, l’anno scorso invece è scivolato chiudendo poi con la diciottesima piazza.
Desmodovi vuole ritrovare il passo del 2018, dov’era stato veloce durante tutte le sessioni di libere e dove aveva firmato la pole position.
Il distacco dal terzo in classifica, Alex Rins (Team SUZUKI ECSTAR), è di 48 punti e su questa pista lo spagnolo vanta i parametri migliori del quartetto in analisi. Nel suo anno d’esordio in classe regina, il catalano è arrivato quinto al traguardo, l’anno successivo, nel 2018, ha chiuso il podio, centrando il terzo piazzamento nella top 3 della stagione.
Quest’anno, Rins si presenta all’appuntamento giapponese dopo aver vinto le prime due gare in MotoGP™, ad Austin e a Silverstone. Negli ultimi appuntamenti, il pilota Suzuki è quello che è avanzato di più in classifica e in Giappone andrà a caccia di un altro trionfo, rivali permettendo.
Attualmente, ai piedi del podio c’è Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) a quattro punti dal connazionale. Un distacco minimo che può andare a vantaggio del pilota Yamaha se riuscirà a piazzarsi davanti a Rins. Da quando corre nella massima categoria, Viñales si è sempre qualificato nelle prime dieci posizioni a Motegi salendo sul podio nel 2016, arrivando terzo alle spalle di Marquez e di Dovizioso.
Il catalano della Yamaha dovrà battersi su due fronti perché, se ha quattro punti di svantaggio rispetto al pilota che lo precede, guardandosi alle spalle, in quinta posizione, c’è Danilo Petrucci (Ducati Team) a quota 162, ad un solo punto di distacco. Petrux non sta attraversando il miglior momento della sua stagione ma in Thailandia ha mostrato segni di ripresa. Il ternano è stato il primo pilota Ducati del sabato, dopo essere passato per la Q1, ha firmato il quinto tempo. La pista giapponese non è una di quelle dove in passato l’umbro ha ottenuto i migliori piazzamenti però la voglia di concludere la sua prima stagione da ufficiale con una medaglia è tanta e nello sport abbiamo migliaia di esempi che dimostrano quello che può fare la motivazione.