Jorge Lorenzo (Monster Energy Yamaha MotoGP) torna di nuovo sul gradino più alto del podio con la Yamaha, l’ultima volta era stato a Valencia nel 2016. Lo spagnolo, impegnato nel Michelin® Virtual British Grand Prix come ospite, si comporta invece da padrone di casa e conquista il primo posto davanti al connazionale Tito Rabat (Reale Avintia Racing) e al compagno di marca Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT).
Il maiorchino si aggiudica la pole position ma una caduta nella parte iniziale della corsa lo costringe a recuperare da un inizio rocambolesco. Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) colpisce Quartararo che, a sua volta, entra in contatto con l’anteriore del penta campione alla prima curva. Dopo la temporale uscita di scena dello spagnolo, il giapponese prende il comando della corsa dopo aver superato il francese finito a terra dopo essersi scontrato nuovamente col posteriore della Honda di Takaaki.
È stato ancora più complesso l’inizio gara per Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), caduto due volte, la prima a causa di un incidente avuto con Lorenzo Savadori (Aprilia Racing Team Gresini). Francesco Bagnaia (Pramac Racing) parte alla carica nel tentativo di fermare Nakagami ma perde l’anteriore e a trarne vantaggio è Rabat. Il pilota del Reale Avintia non tarda molto a consolidare il suo secondo posto dopo essere uscito vincitore un breve duello con Michele Pirro (Ducati Team).
Al termine del primo giro, Nakagami ha un vantaggio di quasi un secondo e mezzo su Rabat inseguito da Pirro, Quartararo e Lorenzo che chiude la top 5. El Diablo inizia una rimonta per ridurre i 2”5 dal collaudatore Ducati mentre il cinque volte iridato segue la scia del francese per avvicinarsi ai piloti che lo precedono. Nakagarmi nel frattempo consolida il suo vantaggio col giro veloce.
1295 days since his last win with Yamaha, @lorenzo99 does it again! ????
— MotoGP™???????? (@MotoGP) May 31, 2020
He WINS the #VirtualBritishGP! ???? pic.twitter.com/kExfGpSQcQ
Al terzo giro le possibilità di Pecco di vincere svaniscono dopo una nuova caduta mentre Pirro, dopo un salvataggio limite nato da un contatto con Lorenzo, cerca di trarre vantaggio per imporsi sullo spagnolo. Nel frattempo Quartararo è pronto per superare Rabat per poi mettere Nakagami nel mirino ma un contatto col giapponese vede El Diablo finire a terra. Una tornata più tardi Lorenzo da un colpo di reni e ha la meglio su Pirro. Nakagami è incollato alla prima posizione con tre secondi di vantaggio dal rivale più diretto. Ma la sorpresa arriva al quinto giro. Quartararo stringe i denti per superare il collaudatore Ducati e per concentrarsi su Lorenzo mentre Nakagami inizia a dare i primi segnali di cedimento dopo una caduta mentre era al comando in solitaria.
Il giapponese torna in pista prendendosi la terza posizione mentre Lorenzo è impegnato a scappare da Quartararo e Pirro. Libero da Nakagami, il maiorchino inizia la sua rimonta per assicurarsi il comando della gara iniziando una guerra psicologica con Rabat. Il pilota dell’Avintia Racing Reale sente la pressione e cade regalando ulteriore vantaggio al connazionale. A metà gara, Tito ha un 1”2 di vantaggio. Quartararo, buttato fuori da Nakagami, cade ancora una volta mentre Lorenzo è sempre più vicino a Rabat che, ironicamente, non sembra accogliere la presenza del maiorchino all’appuntamento virtuale: “Jorge, ma dovevi tornare proprio oggi? Non potevi aspettare domani?”.
La risposta del penta campione arriva forte e chiara: “Non commetterò errori” avverte a Rabat che all’inizio del settimo giro ha solo sette decimi di vantaggio dal rivale determinato a strappargli la posizione. Una traiettoria larga del ducatista permette a Lorenzo di ridurre ancora di più il distacco aspettando solo il momento ideale per attaccare. Quartararo non si accontenta, continua a spingere e a difendersi da Pirro. Rabat cerca di scappare da Lorenzo con un trash talking ma il collaudatore Yamaha non abbassa la guardia.
All’ottavo giro Lorenzo supera Rabat all’interno iniziando a macinare sei decimi di vantaggio da Tito per iniziare il penultimo giro con la vittoria già ipotecata. La sfida si conclude col pentacampione sul gradino più alto del podio, seguito da Rabat e da Quartararo autore di un giro record da 1’54”665 che gli permette di lasciare Nakagami fuori dal podio. Pirro conclude la top 5 seguito da Savadori con un enorme vantaggio su Bagnaia mentre Mir chiude la classifica.
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