Il MotoGP™ è concentrato sulla doppietta a Jerez che riprenderà vita a metà luglio. Basta guardare l’alto livello di dedizione e d’impegno da parte dei costruttori per capire che il ritorno è dietro l’angolo. Lo dimostrano i tre giorni di test privati a Misano di questa settimana, dove un totale di quattro case hanno svolto dei lavoro in pista.
Al Misano World Circuit Marco Simoncelli Ducati, Suzuki, KTM e Aprilia hanno dimostrato la loro fiducia in vista del Gran Premio Red Bull de España, domenica 19 luglio. Dopo l’annuncio delle nuove formazioni di KTM per il 2021, Pol Espargaro e Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), così come il duo Red Bull KTM Tech3 di Miguel Oliveira ed Iker Lecuona, hanno avuto l’opportunità di completare due giorni molto intensi durante i quali il costruttore austriaco ha lasciato il segno, soprattutto grazie ai tempi interesanti registrati da Oliveira e Pol.
In attesa di annunciare il suo futuro dopo aver saputo che l’anno prossimo non correrà per KTM, il più giovane degli Espargaro lascia la prova privata con ottimismo, si può dire lo stesso per il fratello Aleix (Aprilia Racing Team Gresini). Quest’ultimo ha lavorato duramente insieme a Bradley Smith, che sostituirà Andrea Iannone in occasione della doppia a Jerez, per confermare la specifica del motore della nuova RS-GP 20.
Giovedì Aleix ha dimostrato che l’Aprilia fa sul serio. Come riportato da motorsport.com, il pilota di Granollers è stato il più veloce al termine dell’ultimo giorno segnando un crono da 1’32”932, a soli 20 millesimi di secondo dal miglior tempo segnato da Oliveira il giorno prima (1’32”912). Le sensazioni sono davvero positive, visto che sia Aleix che Smith sono migliorati progressivamente da un giorno all’altro. Tenendo presente che Misano non è mai stato un circuito che favorisce il potenziale dell’Aprilia, le conclusioni sembrano particolarmente positive nella speranza di omologare presto le ultime novità per il motore della RS-GP.
Per quanto riguarda la Ducati, Michele Pirro ha recuperato alla grande i tre giorni di assenza dallo shakedown di Sepang di inizio febbraio. Il pugliese è riuscito a completare 178 giri, facendo segnare il suo miglior tempo giovedì con il tempo di 1’33”000. Inoltre, il collaudatore ha messo in pratica il protocollo di sicurezza che verrà adottato quest’anno, sottolineando l’importanza della protezione e di un sistema che permetterà di mantenere la distanza di sicurezza necessaria.
Lo stesso Pirro ha spiegato di aver lavorato “Su vari elementi elettronici e su altri aspetti rimasti irrisolti dopo il test a Sepang”. Al di là dei record, il collaudatore Ducati approfondisce la mappatura del telaio e del motore, senza tralasciare la sezione aerodinamica, concludendo con la sensazione che i suoi compagni di squadra saranno “Competitivi” fin dalla prima gara a Jerez. A Misano, insieme a Ducati c’era anche Johann Zarco (Reale Avintia Racing). Il francese ha guidato una Ducati superbike e non ha perso l’occasione di confessare il suo sogno di poter guidare presto una moto ufficiale dimostrandosi disponibile al passaggio al Ducati Team o nel Pramac Racing.
Suzuki, invece, ha conferma le sensazioni e la sua fiducia del collaudatore Sylvain Guintoli. Il francese, che mercoledì scorso ha compiuto 38 anni, ha continuato con la comparazoine dei due telai della GSX-RR che ha fatto passi avanti anche in termini di motore. Guintoli ha lavorato anche sull’assetto e sull’elettronica, oltre a testare i nuovi pneumatici Michelin, in un test fondamentale dovuto al recente rifacimento della pista che ospiterà un doppio Gran Premio a settembre. Il tempo vola e il ritorno del Campionato del Mondo è sempre più imminente: #MotoGPisBack.