Honda continua il suo viaggio leggendario nel Campionato del Mondo. Una lunga strada che è iniziata a metà del XXI secolo e che si estenderà, almeno, fino al 2026. Il recente rinnovo dell’accordo con Dorna Sports per le prossime cinque stagioni, arriva dopo uno speciale 2020 anno in cui la casa dorata è diventato il primo costruttore di moto a raggiungere lo storico traguardo di 800 Gran Premi vinti. È stato eguagliato al GP di Teruel grazie alla magnifica vittoria di Jaume Masia in Moto3™. Tre settimane dopo, Tony Arbolino ha portato la straordinaria figura a 801 con la vittoria al GP de la Comunitat Valenciana. Questo risultato è il frutto dell’incessante ricerca di prestazioni e perfezione da parte di Honda, la stessa forza che ha spinto l’azienda di Tokyo nel campionato del mondo di corse più di mezzo secolo fa.
Al successo di Honda hanno contribuito piloti provenienti da tutto il mondo tagliando per primi il traguardo dei circuiti del globo nelle diverse categorie: dalla 50cc negli anni ’60, fino alla MotoGP™ dei nostri giorni. La casa di Tokyo vanta 60 campioni del mondo e oltre 70 titoli come miglior costruttore.
Il sogno di Soichiro
Soichiro Honda fondò la Honda Motor Company nel settembre del 1948. La passione per la meccanica era cresciuta insieme a lui e, a 41 anni, diede vita a questo progetto, l’obiettivo era chiaro: diventare il costruttore di moto migliore del mondo. Una delle frasi diventate celebri dell’ingegnere fu: “Non ho bisogno di diventare un vincente in Giappone, voglio diventare un campione nel mondo. Se diventerò numero uno nel mondo, sarò anche il numero uno in Giappone”.
Nel marzo del 1954, Honda annunciò la partecipazione al TT dell’Isola di Man dopo cinque anni trascorsi a prepararsi per questo prestigioso evento dominato da casa costruttrici italiane e britanniche. Fu solo il primo passo nel mondo delle competizioni.
Verso il dominio mondiale
Nel luglio 1960, Teisuke Tanaka fece la storia conquistando il primo podio del Campionato del Mondo con un eccellente terzo posto al Gran Premio della Germania dell’Ovest.
Congratulations to @jaume_masia who becomes Honda's 100th different winner on the @Le0pardRacing Honda! What a race at the #AragonGP ????????#100HondaWinners pic.twitter.com/AAj31IAHgG
— Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) October 18, 2020
La stagione successiva fu l'anno della svolta per Honda. Nell'aprile del 1961 l'australiano Tom Phillis vinse il primo GP portando la sua RC144 alla conquista del GP di Spagna in 125cc a Barcellona. Tre settimane dopo Kunimitsu Takahashi regalò il primo successo a Hockenheim, al GP della Germania, con la RC162 diventando, allo stesso tempo, il primo giapponese a vincere un Gran Premio.
Un mese dopo Mike Hailwood vinse il primo TT per la Honda, a bordo di una RC162 ma i primi quinti posti erano monopolizzati dai piloti della casa alata: Hailwood, Phillis, Jim Redman, Kunimitsu Takahashi e Naomi Taniguchi. Alla fine del 1961, Honda vinse il Campionato del Mondo piloti e Costruttori in 125cc e della 250cc. Honda ottenne il più grande successo nel 1966 quando le sue moto vinsero il Campionato del Mondo Costruttori in 50cc, 125cc, 250cc, 350cc e 500cc, un risultato unico nel suo genere.
Il ritorno
Honda lasciò i Gran Premi alla fine del 1967 per concentrarsi sullo sviluppo di macchine stradali e sulla Formula 1. Tornò poi a disputare le corse motociclistiche internazionali nel 1976, e nel 1982 lanciò la prima moto a due tempi: la NS500 e nel 1983, Freddie Spencer vinse il titolo in 500cc.
La NSR250 e la RS250RW ottennero altrettanti successi rispettivamente 160 Gran Premi, 11 Campionati del mondo costruttori e piloti e 14 Campionati del mondo costruttori in 250cc. I loro campioni? Spencer, Sito Pons, Luca Cadalora, Daijiro Kato, Dani Pedrosa e Hiroshi Aoyama, che hanno vinto la corona finale della 250cc nel 2009.
L’era MotoGP™
Tra gli anni '70 e '80 i regolamenti hanno subito delle profonde trasformazioni. Nel 2002 i Gran Premi passarono ai quattro tempi, con 990cc. La prima Honda di questa nuova era è stata la RC211V che vinse 29 delle prime 32 gare del MotoGP™ e i titoli piloti e costruttori nel 2002 e nel 2003.
Questo concetto innovativo ha sfrecciato per prima il traguardo dei circuiti di tutto il mondo insieme a: Alex Barros, Max Biaggi, Toni Elias, Sete Gibernau, Nicky Hayden, Marco Melandri, Dani Pedrosa, Valentino Rossi, Makoto Tamada e Tohru. Nel 2006, Hayden conquistò il terzo titolo piloti della RC211V e, allo stesso tempo, per la moto era il quarto titolo costruttori in cinque anni.
La RC212V non è stata un successo immediato come la RC211V. Lo sviluppo ha richiesto l’impegno degli ingegneri di HRC ma nel 2011 Casey Stoner ha vinto il titolo in MotoGP™. L’anno successivo il regolamento cambiò ancora una volta, la cilindrata salì a 1000cc. Allora è nata la nuova RC213V.
Marc Marquez è approdato nel 2013 alla classe regina per conquistare il titolo al suo primo tentativo, utilizzando la sua tecnica di guida spingendo la RC213V oltre ogni limite. Lo spagnolo ha vinto sei Campionati del mondo piloti in MotoGP™ tra il 2013 e il 2019, mentre Honda ha conquistato sette Campionati del mondo costruttori tra il 2012 e il 2019, l’ultimo dei quali è stato il 25° in classe regina per la casa alata.
Honda ha costruito una moto completamente nuova per la Moto3™. Il design intelligente e compatto della NSF250RW l’ha resa costantemente la moto di maggior successo nella classe leggera, con quasi 100 vittorie all’attivo. Honda ha anche vinto quattro degli ultimi cinque titoli dedicati ai costruttori della categoria.
Incassata la vittoria numero 800, la casa alata si dirige ora alla conquista delle prossime cento per poi arrivare a mille e per continuare a vincere.
L'anno successivo presentò la moto di maggior successo di tutti i tempi: la NSR500. Nel corso del decennio e mezzo successivo, vinse 21 Campionati del mondo piloti e costruttori per mano di piloti come: Spencer, Wayne Gardner, Eddie Lawson, Mick Doohan, Alex Crivillé e Valentino Rossi.